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Giovani manifestanti anti-coprifuoco a Gallarate, la polizia indaga

Dopo i cori e gli insulti agli agenti, nella notte anche i vandalismi. Il sindaco: «Ragazzini con voglia di fare casino»
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Fonte Ats ans
Giovani manifestanti anti-coprifuoco a Gallarate, la polizia indaga
Dopo i cori e gli insulti agli agenti, nella notte anche i vandalismi. Il sindaco: «Ragazzini con voglia di fare casino»
GALLARATE - La giovanissima movida notturna "molesta" di Gallarate non molla, anche di fronte al coprifuoco imposto a livello nazionale. Questo sabato notte, riferisce Varesenews, i baby-vandali sono tornati a colpire le vie del paese del Varesotto c...

GALLARATE - La giovanissima movida notturna "molesta" di Gallarate non molla, anche di fronte al coprifuoco imposto a livello nazionale. Questo sabato notte, riferisce Varesenews, i baby-vandali sono tornati a colpire le vie del paese del Varesotto causando diversi danni.

Sarebbero una trentina i giovani, che prima hanno manifestato contro le forze dell'ordine (ore 22.30) senza mascherina e indirizzando agli agenti cori di insulti, poi - alcuni di loro - hanno concluso la serata sfogando la loro rabbia su alcuni esercizi pubblici del centro.

La Polizia di Stato italiana sta indagando - tramite l'utilizzo delle immagini delle telecamere di sorveglianza - per identificare i circa 30 giovani: «Erano solo ragazzini con la voglia di fare casino», ha dichiarato sui social il sindaco Andrea Cassani, «una cinquantina di ragazzi e ragazze (che evidentemente non hanno una famiglia che si interroga su dove siano i propri figli). Uno spettacolo vergognoso di 17enni e 20enni che più che diritti avrebbero bisogno di educazione».

Quella di Gallarate è solo una di una serie di disordini nati spontaneamente in diversi comuni italiani e che contestano le misure restrittive anti-contagio.

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