Il Principe Andrea ha avvicinato un avvocato di “innominabili”?

Per affrontare gli strascichi dell'affaire Epstein, ricevendo però un no. Almeno stando al New York Times
LONDRA - I legali del Principe Andrea avrebbero cercato aiuto, interpellando un avvocato americano di Washington DC esperto di cause decisamente torbide, per le implicazioni nel caso Epstein.
Lo sostiene il New York Times che riporta di come lo studio londinese Blackfords abbia tentato di approcciare Robert Stryk legale - fra gli altri - del presidente congolese Joseph Kabila e di Nicolàs Maduro. Secondo il Times, però, lui avrebbe declinato «manifestando disagio alla possibilità di assistere legalmente il Principe Andrea».
La voce non è stata confermata. Una persona vicina ad Andrea, sentita dal The Times of London, ha affermato invece il contrario: ovvero che sia stato Stryk a farsi avanti.
Una delle testimoni e vittime del caso Epstein, Virginia Giuffre Roberts ha più volte sostenuto di essere stata costretta a fare sesso con il reale all'età di 17 anni. A immortalare l'incontro fra i due una foto che li vede abbracciati nella residenza londinese di Epstein e Ghislaine Maxwell. Il principe però ha sempre negato ogni tipo di coinvolgimento.
Gli inquirenti americani hanno più volte chiesto al principe di fornire la sua versione dei fatti. Andrea, però, pur mostrandosi aperto all'eventualità non ha mai veramente accettato. Nemmeno dopo che la richiesta è stata rinnovata in seguito all'arresto di Ghislaine Maxwell.




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