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BELGIO Il Belgio ricade nell'incubo jihadista: due poliziotte ferite al grido di «Allah Akbar»

06.08.16 - 21:05
Un collega ha sparato all'attentatore che è spirato in ospedale. Il premier Charles Michel conferma la matrice dell'attacco: «Sembra sia di nuovo un attacco con connotazione terroristica»
Il Belgio ricade nell'incubo jihadista: due poliziotte ferite al grido di «Allah Akbar»
Un collega ha sparato all'attentatore che è spirato in ospedale. Il premier Charles Michel conferma la matrice dell'attacco: «Sembra sia di nuovo un attacco con connotazione terroristica»

CHARLEROI - Il Belgio ricade nell’incubo terrorismo. Dopo Bruxelles, ora tocca a Charleroi fare i conti con la follia jihadista. Perché, come confermato poco fa dal premier belga Charles Michel su RTL-TV, sembrano esserci pochi dubbi sulla matrice dell’attacco con un machete in cui sono rimaste ferite due poliziotte. «L’aggressore non è stato ancora identificato, ma sembra sia di nuovo un attacco con una connotazione terroristica».

Ferite due poliziotte - Ma riavvolgiamo il filo e torniamo a raccontare l’atto di barbarie commesso oggi, verso le 16.00 nei pressi di un commissariato di Charleroi, città di oltre duecentomila abitanti della Vallonia, tristemente nota per il disastro di Marcinelle, dove perirono 262 operai di carbone e per il “mostro” Marc Dutroux. Secondo quanto riferisce la polizia locale, l’uomo si è presentato al commissariato, ha estratto il machete da un borsone sportivo e urlando «Allah Akbar» ha colpito ripetutamente una poliziotta al viso, ferendone pure una seconda, sebbene in maniera più lieve.

Freddato - A questo punto, un collega delle due donne ha aperto il fuoco colpendo l’attentatore alle gambe e al torace. Le condizioni del folle appaiono subito disperate, e a nulla serve il ricovero in ospedale. L’uomo soccombe alle proprie ferite in sala operatoria.

Salve - Le due poliziotte invece sopravviveranno all’attentato terroristico. Entrambe sono state portate in ospedale. La prima vittima è stata sottoposta a un operazione e non dovrebbe essere in pericolo di vita. La seconda aveva subito solo ferite lievi nell’attacco.

Lupi solitari? - «Non sappiamo ancora se si tratta dell'azione di un lupo solitario», ha dichiarato il ministro Jan Jambon su RTL-TV. Ma al momento sembra la cosa più probabile. Questo caso va quindi ad aggiungersi alla lista di casi simili registrati in questi mesi: dalla coppia di poliziotti francesi uccisi da un terrorista a Magnanville, all'attacco con coltello sul treno tedesco a Würzburg. Lupi solitari, terroristi improvvisati, che si legano alla jihad in poco tempo e compiono attacchi contro obiettivi spesso casuali.

Sdegno e indignazione - I social network hanno subito risposto al folle gesto con indignazione e sdegno. Il premier belga condanna con forza l’attacco su Twitter e rivolge i propri pensieri «alle vittime, ai familiari e agli agenti di polizia. Aggiungendo che «la situazione è seguita da vicino». Il ministro degli interni belga, Jan Jambon, ha parlato di «atto ignobile». Da parte sua, benché la firma sia chiara, lo Stato Islamico non ha ancora rivendicato l’attacco sui propri canali Telegram.

 

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