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Bossetti all'amica detenuta: «L'infermiera mi disse: "Complimenti, che mazza"»

Diventano pubblici alcuni stralci della fitta corrispondenza che il muratore di Mapello intrattiene con Gina C., nel carcere di Bergamo per truffa
Bossetti all'amica detenuta: «L'infermiera mi disse: "Complimenti, che mazza"»
Diventano pubblici alcuni stralci della fitta corrispondenza che il muratore di Mapello intrattiene con Gina C., nel carcere di Bergamo per truffa
BERGAMO - Massimo Bossetti, in carcere con l'accusa di aver ucciso la 13enne Yara Gambirasio, da tempo intrattiene una fitta corrispondenza con la detenuta Gina C., nel carcere di Begamo per truffa. La cosa è nota, come è noto pure il c...

BERGAMO - Massimo Bossetti, in carcere con l'accusa di aver ucciso la 13enne Yara Gambirasio, da tempo intrattiene una fitta corrispondenza con la detenuta Gina C., nel carcere di Begamo per truffa. La cosa è nota, come è noto pure il carattere osè delle circa quaranta missive acquisite come materiale probatorio dall'accusa nel processo contro il muratore di Mapello.

Ora il settimanale di cronaca nera "Giallo" ha pubblicato ampli stralci di quella corrispondenza. E non mancano punti davvero "spinti".

In una lettera del 17 gennaio scorso, ad esempio, Bossetti scrive a Gina: «Sono alto 1,70, peso 60 kg, corpo esile, carnagione chiara, amo il sole e le lampade abbronzanti, mi piace il colore che la pelle assume, adoro l’abbronzatura. La depilazione che faccio io, per intenderci una volta e per tutte, si tratta di ascelle, petto e tutto sotto. Ho subito l’operazione di ernia inguinale e mi ricordo che dopo 15 giorni di medicazione la caposala decide ti togliermi i punti e mi abbasso tutti i boxer e lei mi disse nel vedere. Gina, credimi, sono sincero perché potrebbe capitare un giorno, una volta fuori, di incontrarci e per questo ti dico che la verità prima o poi viene a galla... Niente, mi disse: 'Bossetti, complimenti, che mazza'… Ti giuro, non voglio vantarmi, ma su questo aspetto la natura ha fatto un bella cosa…».

O ancora: «Capisci che per me è un problema non toccarti, quanto ti desidero per averti in branda con me per abbracciarti… Ai colloqui maschili ho intravisto una ragazza con la coda bionda che continuava a fissarmi, ma io non ti conosco, come posso sapere che sei tu o qualcun’altra? Cara Gina, spesso di notte ti penso, sai che dormo pancia in giù, accarezzo l’angolo del tuo cuscino perché immagino come quando toccavo il seno di mia moglie… Ora mi immagino con te e spesso mi alzo bagnato e molto arrapato, perché sogno di fare l’amore come quando lo facevo a casa con mia moglie…».

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