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FRANCIA"Il copilota ha volontariamente provocato la discesa dell'aereo"

26.03.15 - 12:52
Il Primo ufficiale, Andreas Lubitz, 28 anni, avrebbe impedito al pilota di rientrare nella cabina di pilotaggio
"Il copilota ha volontariamente provocato la discesa dell'aereo"
Il Primo ufficiale, Andreas Lubitz, 28 anni, avrebbe impedito al pilota di rientrare nella cabina di pilotaggio

BERLINO - "Il copilota, solo nel cockpit, ha volontariamente provocato la discesa dell'aereo".  È quanto emerge in questo momento, nel corso della conferenza stampa degli inquirenti. A parlare è il procuratore di Marsiglia. L'interpretazione per gli investigatori è che il primo ufficiale abbia impedito al pilota di prendere i comandi dell'aereo, bloccando la porta della cabina di pilotaggio.  

Il procuratore si è rifiutato di pronunciare la parola suicidio. Appare piuttosto evidente la volontà del primo ufficiale di far schiantare il velivolo. "Per noi inquirenti, l'interpretazione più plausibile è che il copilota si sia rifiutato di aprire la porta della cabina al comandante e abbia azionato il bottone per comandare la perdita di altitudine", ha aggiunto il procuratore. "C'era la volontà di distruggere l'aereo".

I controllori del traffico aereo non hanno ricevuto nessun mayday dall'Airbus 320 prima dello schianto sulle Alpi francesi. E gli stessi controllori non hanno ottenuto risposta ai ripetuti appelli.

Il procuratore ha anche indicato che il copilota era di nazionalità tedesca e non era segnalato come possibile terrorista. "Al momento non c'è neanche un elemento che consenta di dire che si tratti di un attentato terroristico, ora però esamineremo anche l'ambiente da cui proveniva" il copilota. Alla domanda se propendesse quindi per l'ipotesi del suicidio, il procuratore ha risposto: "Non uso la parola suicidio perché quando ci si suicida lo si fa da soli. Ma effettivamente ci si può porre legittimamente la domanda".

Secondo i media l'uomo si chiamava Andreas Lubitz ed era originario di Montabaur (Renania-Palatinato). Aveva 28 anni.

I passeggeri si sono accorti all'ultimo momento di quello che stava succedendo. Poco prima dell'impatto "i passeggeri urlavano, la morte è stata istantanea", ha detto il procuratore. "Le grida si sentono solo poco prima" dell'impatto, ha insistito.

Il comandante è stato tenuto fuori - "I nostri esperti della commissione per gli incidenti aerei hanno confermato che il capitano ha lasciato la cabina di pilotaggio e che gli è stato attivamente impedito di rientrare". Lo ha detto il ministro dei Trasporti tedesco, Alexander Dobridnt, durante una conferenza stampa a Berlino. "È plausibile che la planata sia stata decisa coscientemente", "all'interno si sentiva respirare", ha confermato.

Malore improbabile - "Un malore è poco probabile": è quanto ha spiegato prima della conferenza un esperto aeronautico, Nicolas Redier, in un'intervista sul disastro aereo dell'Airbus 320 di Germawings al Figaro.fr. "Tanto più che normalmente l'equipaggio ha la possibilità di penetrare nella cabina dall'esterno".

In generale, quando esce dal cockpit, il pilota che poi vuole rientrare può digitare un codice che attiva una telecamera di identificazione per la riapertura automatica della porta. "Il codice attiva un segnale all'interno della cabina di pilotaggio - spiega Redier, comandante di Boeing -. Ma il pilota ai posti di comando ha trenta secondi per bloccare l'apertura della porta premendo sul pulsante 'deny' che rifiuta l'accesso".

Inoltre, se il pilota all'interno si sente male e quello all'esterno ha dimenticato il codice, anche il capo cabina ha un codice, che se non viene annullato nello spazio di trenta secondi dall'interno del cockpit, permette di aprire la porta.

Infine, ultima possibilità, in caso di guasto elettrico, c'è sempre una chiave all'esterno. "Ma la cabina di pilotaggio può essere bloccata dall'interno", spiega ancora Redier, secondo cui "c'è una falla nel sistema: un pilota può barricarsi in cabina". E dagli attentati dell'11 settembre non c'è più l'ascia che una volta era messa a disposizione per sfondare la porta in caso di emergenza estrema.

15 giorni per il recupero delle vittime - Dureranno almeno 15 giorni le operazioni di ricerca e di recupero delle vittime. Lo riferisce un gendarme conversando con i giornalisti. "Lo schianto contro la montagna ha polverizzato l'Airbus - spiega - si tratta di un lavoro complicato". Sul massiccio dei Trois-Évêchés i medici legali lavorano con gli uomini del Peloton d'Haute Montagne. "Sono tutti dotati di ramponi e piccozza per non scivolare, aggiunge. Lavorano in cordata, assicurati ai pochi alberi presenti nella zona".

A Lubitz un certificato di eccellenza - Andreas Lubitz aveva ricevuto nel 2013 il Certificato di Eccellenza della FAA (la Federal Aviation Administration, l'ente che regola l'aviazione Usa) per aver superato, assieme a un gruppo scelto di altri piloti, i test americani dei "più elevati standard medici e di formazione". È quanto si legge sul sito della stessa FAA, i cui standard sono considerati tra i più affidabili al mondo. Lubitz viene indicato nel database dell'ente Usa come un "esempio positivo".

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