Cerca e trova immobili
SPAGNA

"Non facciamone un dramma, erano catalani, non persone"

In Spagna, la polizia indaga su diversi tweet in cui degli spagnoli si felicitano per la morte di catalani nel disastro aereo
"Non facciamone un dramma, erano catalani, non persone"
In Spagna, la polizia indaga su diversi tweet in cui degli spagnoli si felicitano per la morte di catalani nel disastro aereo
MADRID - In Spagna il cinismo e l’odio razzista non risparmiano la tragedia dell’aereo Germanwings caduto nel sud della Francia con almeno 51 iberici a bordo, molti dei quali catalani. Secondo quanto riportato da Televisió 3, la po...

MADRID - In Spagna il cinismo e l’odio razzista non risparmiano la tragedia dell’aereo Germanwings caduto nel sud della Francia con almeno 51 iberici a bordo, molti dei quali catalani. Secondo quanto riportato da Televisió 3, la polizia catalana sta infatti valutando 24 messaggi Twitter in cui 17 utenti spagnoli si felicitano per la morte di catalani nel disastro aereo.

“Alla fine son poi 42 catalani in meno”, “42 catalani in meno mi sembrano poco”, “Forza, non facciamone un dramma, nell’aereo c’erano dei catalani, non delle persone” recitano alcuni degli agghiaccianti messaggi, che il ministro dell’Interno spagnolo, Jorge Fernández Díaz, ha definito “molto offensivi”. La polizia ha annunciato che valuterà una denuncia per odio e discriminazione.

Nel mare in piena delle reti sociali, tuttavia, gli atroci tweet potrebbero essere molti di più. L’associazione dei professionisti del mondo del diritto catalani Dret ha infatti fato sapere di aver raccolto da sola circa mille messaggi di questo tenore e che li sottoporrà tutti alla Giustizia.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE