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FRANCIASpari vicino a una sinagoga. La minaccia: "Le operazioni saranno ripetute"

10.01.15 - 13:09
Lo ha affermato in una moschea di Mosul, la 'capitale' dell'Isis in Iraq, il predicatore Abu Saad al Ansari
Spari vicino a una sinagoga. La minaccia: "Le operazioni saranno ripetute"
Lo ha affermato in una moschea di Mosul, la 'capitale' dell'Isis in Iraq, il predicatore Abu Saad al Ansari

PARIGI - Colpi d'arma da fuoco sono stati esplosi vicino a due sinagoghe di Parigi. In un messaggio pubblicato su Twitter, il Consiglio Rappresentativo delle Istituzioni Ebraiche di Francia (CRIF) scrive: "Allerta: Colpi d'arma da fuoco davanti alla Sinagoga di Rue Clovis Hugues, Paris 19. La Polizia sta intervenendo". Secondo la fonte, altri spari ci sono stati anche "in prossimità" della sinagoga a Jaurès, nel 19esimo arrondissement della capitale francese. Anche in questo caso, il CRIF parla del pronto "intervento della polizia".

Aggiornamento - I colpi sentiti in prossimità della sinagoga di Jaurès, nel diciannovesimo arrondissement di Parigi, "erano dei petardi": lo dice una fonte di polizia contattata da France 2. Preoccupati, i fedeli hanno avvisato le forze dell'ordine che si sono subito recate sul posto.

La minaccia - I terroristi autori degli attacchi di Parigi, sospettati di legami con al Qaida nello Yemen, hanno ricevuto manifestazioni di sostegno anche dallo Stato islamico (Isis), che è tornato a minacciare l'Occidente.

Parlando in una moschea di Mosul, la 'capitale' dell'Isis in Iraq, un predicatore, Abu Saad al Ansari, ha affermato che "le operazioni di Parigi sono un messaggio ad ogni Stato membro della Coalizione, e saranno ripetute". Il riferimento è alla Coalizione internazionale a guida americana che in Iraq e in Siria combatte l'Isis.

Operazioni come quelle avvenute in Francia, ha affermato Al Ansari parlando ieri durante la preghiera collettiva del venerdì, saranno "ripetute, non soltanto in Gran Bretagna e in America, ma in ogni Paese membro della Coalizione che ha preso parte ai bombardamenti e alle uccisioni di soldati dello Stato islamico".

Radio Al Bayan, emittente dell'Isis con sede a Mosul, che nei giorni scorsi aveva definito "eroi" gli autori dell'attacco alla sede di Charlie Hebdo, ha lamentato che, "a partire dal 2003, la persona del Grande Profeta (Maometto, ndr) è stata ridicolizzata" e ha ricordato che "alcuni degli uccisi erano caricaturisti che avevano fatto satira sull'Islam e sul Profeta".

Ieri un sedicente membro di Al Qaida nello Yemen ha rivendicato gli attacchi di Parigi con una dichiarazione all'agenzia AP, e anche Cherif Kouachi, uno dei fratelli accusati di avere compiuto l'attacco a Charlie Hebdo, ha detto di essere in missione per "al Qaida dello Yemen", parlando al cellulare con BFM TV prima di essere ucciso.

ats ans

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