I pasticci della mobilitazione parziale: richiamati migliaia di uomini inabili al combattimento

Rimosso il commissario militare della regione di Khabarovsk, ma non si tratterebbe di un caso isolato
Rimosso il commissario militare della regione di Khabarovsk, ma non si tratterebbe di un caso isolato
MOSCA - La mobilitazione parziale, indetta dal presidente russo Vladimir Putin e finalizzata a rafforzare l'organico dell'esercito impegnato in Ucraina, non procede sempre secondo quanto previsto dal Cremlino.
Il commissario militare della regione di Khabarovsk, nell'estremo oriente della Russia è stato rimosso dal suo incarico. Il motivo? Metà degli uomini appena mobilitati sono stati rimandati a casa perché non soddisfacevano i requisiti richiesti. Lo riporta l'agenzia stampa Reuters, che cita un video postato su Telegram da Mikhail Degtyarev, il governatore della regione. «In 10 giorni, diverse migliaia di nostri connazionali hanno ricevuto una citazione e sono arrivate agli uffici di registrazione e arruolamento militare. Circa la metà di loro siamo tornati a casa perché non soddisfacevano i criteri di selezione». La rimozione del commissario militare Yuri Laiko non influirà sui piani della mobilitazione, assicura Degtyarev.
Si tratta dell'ennesima conferma dei problemi che le autorità russe, civili e militari, stanno affrontando in queste settimane. La mobilitazione parziale, com'è noto, ha causato la fuga verso l'estero di migliaia di uomini "arruolabili" per età e precedenti esperienze militari. Si registrano anche alcuni casi di suicidio, il più clamoroso dei quali è quello di un rapper che si è tolto la vita in quanto «non pronto a uccidere» nel nome di Putin.
La decisione sta mostrando delle incrinature nell'opinione pubblica, prima compatta a favore della "operazione militare speciale" lanciata nel mese di febbraio. Aspre le critiche su come viene gestito il reclutamento: senza arrivare al caso eclatante di Khabarovsk, sono molte le lamentele indirizzate a ufficiali responsabili degli arruolamenti per aver richiamato uomini chiaramente non idonei a prestare il servizio militare. È sorto in molti il sospetto che i funzionari militari abbiano totalmente ignorato i registri e gli stati di servizio, andando a richiamare uomini malati e addirittura troppo anziani.





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