Cerca e trova immobili
HAITI

Ariel Henry, premier di Haiti, è stato "invitato" a partecipare all'udienza sull'uccisione del presidente Moise

Il procuratore Claude non ha l'autorità per convocarlo ufficialmente
KEYSTONE
Il premier di Haiti Ariel Henry.
Fonte Ats Ans
Ariel Henry, premier di Haiti, è stato "invitato" a partecipare all'udienza sull'uccisione del presidente Moise
Il procuratore Claude non ha l'autorità per convocarlo ufficialmente
PORT-AU-PRINCE - Il primo ministro di Haiti, Ariel Henry, è stato chiamato dal procuratore capo del paese a testimoniare per spiegare il suo legame con il principale sospettato nell'uccisione del presidente Jovenel Moise, il 7 luglio 2021 nell...

PORT-AU-PRINCE - Il primo ministro di Haiti, Ariel Henry, è stato chiamato dal procuratore capo del paese a testimoniare per spiegare il suo legame con il principale sospettato nell'uccisione del presidente Jovenel Moise, il 7 luglio 2021 nella sua residenza privata. Lo riferisce la Bbc.

Il procuratore Bedford Claude, riferisce Bbc News online, ha affermato che poche ore dopo l'assassinio, il premier Henry ha avuto diversi colloqui telefonici con il sospetto, Joseph Felix Badio.

Il premier, ha detto il procuratore Claude, è stato "invitato" a partecipare, all'udienza in programma martedì, poiché non ha l'autorità per convocarlo ufficialmente. I pubblici ministeri hanno affermato che i documenti ottenuti dall'operatore telefonico Digicel hanno confermato che Badio e Henry hanno parlato due volte il 7 luglio, poche ore dopo l'uccisione del presidente Moise. I dati di geolocalizzazione, aggiunge Bbc, hanno anche mostrato che Badio, che nel frattempo ha fatto perdere le sue tracce, stava parlando dalla scena del crimine.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE