Cerca e trova immobili
STATI UNITI

«Adeguata» o «non basta»? Le reazioni alla condanna di Chauvin

L'ex agente dovrà scontare 22 anni e mezzo in carcere per l'omicidio di George Floyd
keystone-sda.ch / STF (Jim Mone)
«Adeguata» o «non basta»? Le reazioni alla condanna di Chauvin
L'ex agente dovrà scontare 22 anni e mezzo in carcere per l'omicidio di George Floyd
I legali della famiglia Floyd: «Può essere una svolta. Ma non deve essere l'eccezione».
WASHINGTON D.C. / MINNEAPOLIS - «Non sono a conoscenza di tutte le circostanze che sono state considerate ma» la sentenza «sembra appropriata». Lo afferma il presidente Joe Biden commenta la condanna a 22 anni e mezzo di carce...

WASHINGTON D.C. / MINNEAPOLIS - «Non sono a conoscenza di tutte le circostanze che sono state considerate ma» la sentenza «sembra appropriata». Lo afferma il presidente Joe Biden commenta la condanna a 22 anni e mezzo di carcere per Derek Chauvin, l'ex agente che ha ucciso George Floyd.

Diversa la posizione del reverendo attivista per i diritti civili Al Sharpton: «La sentenza è lunga ma non è abbastanza, non è giustizia. Non siamo qui per celebrare», ha detto. D'accordo anche People For the American Way che parla di sentenza «deludente. Il reato, la crudeltà e l'abuso commesso da Derek Chauvin come agente avrebbero richiesto la massima pena richiesta».

La sentenza per Derek Chauvin «potrebbe essere un punto di svolta per l'America. Ma non deve essere un'eccezione deve essere la norma. Continuiamo a batterci per il massimo della pena» negli altri procedimenti legali contro l'ex agente, ha dal canto suo affermato Ben Crump, il legale della famiglia Floyd.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE