Obama cercherà di fare in modo che le tensioni crescenti in Medio Oriente dopo la sanguinosa operazione del commando israeliano, in cui sono morte 9 persone, non facciano deragliare gli sforzi verso una ripresa dei negoziati fra Israele e palestinesi. I dettagli sulla quantità e sul tipo di aiuti che gli Usa offriranno ai palestinesi non sono stati resi noti.
Tuttavia, per evitare che ogni nuovo apporto di fondi finisca nelle mani di Hamas, che dal 2007 controlla la Striscia dopo il sanguinoso conflitto con l'Anp, gli Stati Uniti porranno delle condizioni. Hamas è nella lista delle organizzazioni terroristiche stilata dagli Usa e negli ultimi anni gli aiuti americani ai palestinesi sono stati inviati per la maggior parte nei Territori, dove governa Abu Mazen, o inviati a Gaza attraverso agenzie internazionali.
Nell'incontro di oggi è probabile che Obama assicuri ad Abu Mazen che farà pressioni su Israele per allentare il blocco a Gaza e permettere l'arrivo di aiuti umanitari, ma allo stesso tempo il presidente vuole evitare ulteriori tensioni fra Washington e Israele. "Il presidente Abu Mazen chiederà l'intervento di Obama per una revoca senza condizioni del blocco di Gaza come unico modo per disinnescare le tensioni", ha detto il portavoce del presidente dell'Anp Nabil Abu Rudeina.
L'amministrazione Obama ha definito "insostenibile" il blocco di Gaza, che dura da tre anni, e che Israele sostiene sia necessario per fermare il contrabbando di armi.