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TICINO"Thomas Arn: il capro espiatorio", di Aleardo Zaccheo

29.01.07 - 11:43
"Thomas Arn: il capro espiatorio", di Aleardo Zaccheo

"Ho avuto più volte occasione di sostenere che l' umanità non si è evoluta molto dal medio evo. Come nel medio evo quando il potere stabilito vacillava, bisogna trovare un capro espiatorio al quale assegnare la colpa di tutti i mali, l' origine del peccato e la cura a tutti i problemi esistenti. Per questo motivo, pur essendo una persona che tra i primi ha avuto occasione di denunciare i vari conflitti di interesse tra la politica e l' economia, non posso che sentirmi molto e profondamente rattristato per la vicenda dell' Ingegnere Thomas Arn: dell' uomo che ho avuto il piacere di conoscere e con il quale ho avuto un vivace dibattito in Pian San Giacomo, sull' opportunità o meno di raddoppiare la galleria autostradale del San Gottardo. Thomas Arn è innanzi a tutto un uomo, una persona vivace e intelligente, un alpinista, il quale ha ereditato, pur non essendo necessariamente una sua ambizione, un business di famiglia, un destino come lo ha giustamente definito, e che ha cercato, come lo facciamo tutti, di sbarcare più o meno bene il proprio lunario. Thomas Arn non è nemmeno l' unico gran consigliere che ha avuto a che fare con il catrame, altri gran consiglieri lo erano (almeno quattro) dei quali due si ripresenteranno davanti alle elettrici e agli elettori come se nulla fosse. Ma Thomas Arn andava sacrificato, era il papavero più alto, e per il bene del partitone, per il bene dell' omeostasi, era meglio che lui si facesse da parte, e lui lo ha fatto, con la dignità ed il coraggio che non posso che ammirare, da vero uomo della montagna. Come vorrei tanto vedere anche gli altri politici, ben più invischiati, nei conflitti di interessi, farlo con la stessa umiltà. Come un agnello sacrificale, come un capro espiatorio, è salito al patibolo con la testa alta ed ha mostrato d' essere un grande uomo che non ha paura di mostrare i propri sentimenti. Grazie Tommy. E intanto il teatrino della politichetta va. Sentiremo ancora parlare, fino alla nausea, di asfaltopoli, di villalta e di stincagate, mentre più o meno scentemente, non si parlerà più di mandati diretti, di liste segrete, dei 6500 non assicurati solo nel nostro cantone, di quanti milioni dei nostri soldi verranno impiegati dalle novanta casse malati, per sconfiggere la proposta della cassa malati unica, dei risarcimenti milionari, della distruzione del nostro territorio e delle nostre testimonianze storiche, della concorrenza sfalzata da parte delle ditte della vicina lombardia alle nostre ditte e ai nostri lavoratori e professionisti, in poche parole: dei veri problemi".

Aleardo Zaccheo di Cademario
Candidato per il Consiglio di Stato e per il Gran Consiglio nella lista del Guastafeste

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