È il progetto svizzero "Lockdown Collection" al quale hanno partecipato anche diversi registi ticinesi
LUGANO - Il cinema sembra aver fatto bene ai cineasti, nostrani e non solo, che si sono spesso e volentieri ingegnati portando avanti progetti corali, e girando mini-film volti a incorniciare questo particolare periodo storico.
Fa parte del primo di questi due filoni anche “Lockdown Collection - Coronavirus by Swiss Filmmakers“ realizzato da Frederic Gonseth productions, Turnus Film, e la casa di produzione ticinese Cinédokké in coproduzione con SRG/SSR e RSI e visionabile dal 31 maggio.
Durante il periodo di confinamento tre produttori - provenienti da tre regioni linguistiche della Svizzera - hanno offerto a più di 80 cineasti svizzeri delle quattro regioni linguistiche l'opportunità di dare la loro visione della pandemia e del confinamento con un bando di concorso.
Grazie al supporto di produttori solidali è nata per la prima volta un'operazione a livello nazionale, che, ha permesso la creazione 33 cortometraggi realizzati in tempi record.
«Lockdown Collection è nel panorama cinematografico svizzero un’operazione unica.- Racconta Michela Pini, produttrice ticinese (Cinédokké) - È un’operazione eccezionale, realizzata in tempi record e che non dimenticheremo mai. Sono fiera che anche i nostri registi provenienti da Ticino e Grigioni ne facciano parte».
Fra i registi di casa nostra che partecipano all'iniziativa da citare: Alessandra Gavin-Müller, Niccolò Castelli, Simona Canonica, Riccardo Bernasconi e Francesca Reverdito e Robert Ralston.
L’intera serie dei cortometraggi è a disposizione su RSI Play e sul sito dedicato.