Il Gran Consiglio invita Berna a riconoscere la Palestina

Inviata una risoluzione generale: «Un atto necessario». Ma non sono mancate le critiche
BELLINZONA - Il Gran Consiglio ha approvato - malgrado le critiche da parte di diversi parlamentari per i termini usati nell'atto parlamentare - una risoluzione con cui «invita il Consiglio federale a valutare il riconoscimento ufficiale dello Stato di Palestina». Un passo che, nelle intenzioni del Parlamento cantonale, andrebbe nella direzione di rafforzare il ruolo della Svizzera quale attore imparziale e promotore della pace in Medio Oriente. La risoluzione è stata firmata dal presidente del Gran Consiglio, Fabio Schnellmann, a nome dell’Ufficio presidenziale.
Nella risoluzione si sottolinea come, a livello internazionale, il riconoscimento degli Stati di Palestina e Israele sia ritenuto «una condizione essenziale per la costruzione di una pace giusta e duratura nella regione». La Svizzera riconobbe lo Stato di Israele nel 1950, ma – a differenza di vari Paesi europei, tra cui Francia, Spagna e Regno Unito – non ha finora riconosciuto formalmente lo Stato di Palestina.
Il Gran Consiglio ricorda inoltre che «la Confederazione sostiene da tempo la soluzione a due Stati e che ogni riconoscimento dovrebbe inserirsi in un quadro volto a garantire una pace stabile per entrambi i popoli». Un impegno riaffermato anche il 24 settembre 2025, «quando la Svizzera ha firmato a New York una dichiarazione congiunta per stabilizzare le finanze dell’Autorità palestinese e preservarne la capacità di governare, fornire servizi essenziali e garantire la sicurezza».
La risoluzione cita l’articolo 54 della Costituzione federale, che definisce tra gli obiettivi della politica estera svizzera la promozione della democrazia, dei diritti umani, della convivenza pacifica tra i popoli e della solidarietà internazionale. Il Parlamento ticinese evidenzia quindi come la neutralità elvetica implichi «la promozione del dialogo, nella mediazione e in soluzioni politiche non violente».
Secondo la posizione espressa dal Gran Consiglio, il riconoscimento dello Stato di Palestina sarebbe «un atto coerente con i valori di umanità, giustizia e pace su cui si fonda l’azione internazionale della Svizzera, oltre che con il suo storico ruolo umanitario nella regione mediorientale».




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