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CONFINERapina ai portavalori, trovate le auto del commando

08.04.13 - 12:14
I malviventi avrebbero indossato pettorine della polizia. I furgoni erano diretti in Svizzera. Tutta la dinamica della rapina
Foto ilsaronno.it
Rapina ai portavalori, trovate le auto del commando
I malviventi avrebbero indossato pettorine della polizia. I furgoni erano diretti in Svizzera. Tutta la dinamica della rapina

TURATE - Tre delle auto usate per fuggire dalla banda che stamani, sull'A/8, ha assaltato due furgoni portavalori, sono state abbandonate in un casolare non lontano da Turate. Si tratta, secondo indiscrezioni, di una 159 grigia, di una 156 blu e di un'Audi A3 bianca. Da lì poi i banditi, che avevano aperto un varco nella recinzione dell'autostrada, hanno presumibilmente trasbordato tutto su altre vetture 'pulite'.

 

Dalle prime testimonianze pare anche che il commando che ha avvicinato i furgoni si sia presentato con pettorine della polizia. Sul posto, su un'area di una cinquantina di metri, si contano 48 numerini della polizia scientifica, corrispondenti ad altrettanti bossoli di armi lunghe da guerra, probabilmente kalashnikov.

 

Nella zona ci sono i resti di un mezzo pesante, vetri in frantumi e segni di fumogeni, e i furgoni presi di mira, uno dei quali ha un portello sradicato e una scavatrice sul fianco, forse usata per aprirlo. Tutto il selciato è cosparso di chiodi a quattro punte, sia nella carreggiata nord, sia in quella verso Milano. Il traffico, con code e rallentamenti, è ingolfato fino a Milano.

 

I furgoni portavalori, riferisce la Rsi, erano diretti in Svizzera. Uno di essi non sarebbe stato nemmeno toccato, segno che il commando sapeva esattamente cosa cercava.

 

Bottino da 10 milioni di euro? - "In questo momento non siamo in grado di dare una cifra esatta visto che anche noi non lo sappiamo, ma 10 milioni di euro sono una cifra assolutamente esagerata. Per noi bottino ingente può essere anche nell'ordine di un paio di milioni di euro": A dirlo all'agenzia di stampa italiana Ansa Marco Melatti, responsabile dell'Ufficio Stampa del Gruppo Battistolli di Vicenza, che ridimensiona, rispetto a quanto si era appreso in un primo tempo, l'ammontare del bottino dell'assalto al furgone portavalori avvenuto questa mattina sull'autostrada A9.

 

Anche sulla presenza nel furgone di lingotti d'oro, Melatti dice "che è fatto che dobbiamo ancora verificare. Quello che possiamo dire è che tra i nostri clienti della zona ci sono banche, istituzioni private e gruppi della grande distribuzione e quindi il bottino complessivo è una somma di una serie di cifre raccolte in zona. È stato assaltato e svuotato solo uno dei mezzi, ossia quello che era davanti e non il secondo che era subito dietro. Nell'assalto sono stati utilizzati dei kalashnikov e sono stati sparati anche dei colpi, ma non ci sono stati feriti".

 

"Alla guida del mezzo preso d'assalto - ha aggiunto - c'era personale della nostra sede di Paderno Dugnano (Milano), che poi noi non siamo ancora riusciti a contattare al telefono in quanto dopo l'assalto sono stati subito presi in consegna dalle forze dell'ordine per ricostruire nei particolari il colpo". "Di certo si è trattato di una banda di professionisti - ha concluso Melatti - visto che il colpo era stato preparato nel dettaglio, a noi risulta che siano state incendiate anche delle auto in autostrada per aprirsi il campo".

 

Dinamica - Ovviamente la ricostruzione della dinamica è ancora in corso da parte della Polizia stradale, della Scientifica e della Squadra mobile di Como, che conduce le indagini. Per quanto ha appreso l'agenzia di stampa italiana Ansa, i banditi hanno concluso l'azione in pochi minuti. Si tratta di gente decisa, ben coordinata ed esperta. Alle 7.05 la prima chiamata di un automobilista segnala un camion in fiamme all'altezza di Saronno (Como), che sbarra la strada. Ne arrivano poi molte altre, e qualcuno sente anche colpi passando dalla carreggiata opposta, verso Milano. La Polizia stradale capisce subito di cosa si tratta: una rapina con il metodo dei mezzi intraversati. Non è la prima banda che agisce in questo modo sulle autostrade intorno a Milano.

I banditi però hanno un piano pensato nei particolari. Disseminano l'autostrada di chiodi a quattro punte per fermare prima del punto in cui avviene l'assalto, tra i chilometri 17 e 21 della A/9 in direzione di Como, l'arrivo di eventuali soccorritori. Appena i furgoni blindati, partiti prima dell'alba dalla sede di Paderno Dugnano (Milano) della Battistolli, l'azienda di trasporto valori, sorpassa lo svincolo di Saronno, una prima squadra incendia un camion, appunto, e lo mette di traverso sulla carreggiata, bloccando così le macchine che sopraggiungono.

Quando i due furgoni si accorgono dell'accaduto vedendo il fumo negli specchietti retrovisori, è troppo tardi, perché un altro mezzo chiude loro la strada. A quel punto arrivano i banditi, con le pettorine della polizia, che li circondano e li intimoriscono sparando raffiche con armi da guerra, almeno una cinquantina di colpi; poi mettono sotto uno dei furgoni un fumogeno per far credere all'equipaggio che stanno dando fuoco al mezzo e forse ne sradicano il portello con il braccio di una ruspa. I vigilantes escono.

L'altro furgone, invece, non viene svaligiato (era solo di scorta e a quanto pare la banda sapeva che non conteneva grandi valori). Trasferiti contanti e lingotti d'oro su tre auto, la banda fugge lasciandosi dietro un'autostrada nel caos. Poi abbandonano le vetture in un casolare e si dileguano, probabilmente su altri mezzi 'puliti'.

 

 

Ats Ans

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