Sbranato dal lupo? «No, il capriolo si è rotto le gambe e poi è intervenuta una volpe»

Il corpo dell'animale ritrovato a Gaggio di Bioggio non presentava, secondo il guardiacaccia, ferite compatibili con l'attacco del predatore
Il corpo dell'animale ritrovato a Gaggio di Bioggio non presentava, secondo il guardiacaccia, ferite compatibili con l'attacco del predatore
BIOGGIO - Si pensava potesse esserci il lupo dietro al ritrovamento della carcassa di un capriolo a Gaggio di Bioggio, poco distante dal nucleo abitativo. Ma così non è stato.
Perché, sebbene il corpo dell'animale - stando alle foto giunte in redazione - apparisse dilaniato in più punti, stavolta il grande predatore sembra proprio non essere il colpevole. Il guardiacaccia, avvertito come da prassi dalle persone che hanno effettuato il (macabro) ritrovamento, ha infatti precisato - dopo un minuziosa verifica sul cadavere - che il capriolo si è rotto le gambe davanti verosimilmente a causa di una caduta e che in seguito è poi intervenuta una volpe.
Per il guardiacaccia, infatti, le ferite non sono assolutamente compatibili con quelle che avrebbe potuto infliggere un lupo poiché «lo avrebbe sventrato dalla pancia».
La prova definitiva su chi sia l'artefice di questa predazione, in ogni caso, dovrebbe fornirla l’analisi del DNA.






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