L'uomo era ricoverato in ospedale dal 26 gennaio. È sospettato di aver ucciso una 21enne rumena nel rustico di famiglia.
LODRINO - È morto in ospedale il 27enne ticinese sospettato di aver ucciso a coltellate una 21enne rumena nel rustico di famiglia in zona A Fórn sopra a Lodrino lo scorso 26 gennaio.
L'uomo, che dopo aver commesso il delitto si era sparato in testa con un fucile, è infatti spirato a causa delle gravissime ferite riportate. La notizia del decesso è stata comunicata poco fa dalla Polizia cantonale, che ha pure precisato come «gli accertamenti sulla dinamica dell'accaduto proseguano».
L'allarme - L'allarme era stato lanciato la mattina di quel tragico 26 gennaio da due connazionali della vittima - entrambi residenti, così come la giovane, in Italia - che l'avevano portata al rustico per una prestazione a pagamento. Rimasti nei paraggi e non avendo più avuto notizie della 21enne dopo aver ricevuto un messaggio inquietante - «si sta comportando in modo strano» -, i due conoscenti della giovane hanno allertato la polizia. Gli agenti, giunti sul posto, hanno trovato il rustico sigillato con la porta chiusa a chiave e le persiane sbarrate. Da un piccolo squarcio, però, hanno notato del sangue sul pavimento e hanno quindi deciso di scassinare la porta.
All'interno la scena che si è presentata davanti ai loro occhi è stata macabra. Con la 21enne esanime sul divano e il 27enne a terra gravemente ferito dopo essersi sparato alla testa. Una ferita che, una decina di giorni dopo, si è rivelata letale.