L’invito ad attuare la misura parrebbe essere partito dal Cantone, che però smentisce
BELLINZONA - Si complica il caso della sospensione dell’agente di sicurezza - ora già reintegrato - precedentemente impiegato presso Argo 1 ed ora in forza presso Securitas.
Contrariamente a quanto comunicato in un primo momento, riferisce la RSI, parrebbe essere stato lo stesso capo della Divisione dell’azione sociale e delle famiglie ticinese a richiedere il provvedimento. Un invito che smentisce quanto affermato in un primo momento, che parlava di una decisione presa «di comune accordo»
Contattato, Renato Bernasconi ha ammesso che la misura è stata discussa e concordata ma «complice forse la fretta, ho utilizzato termini non adeguati».