Cerca e trova immobili
BREGAGLIA (GR)

Frana in Val Bregaglia: cantonale distrutta, ma riapre la strada vecchia

Restano per il momento fuori casa i circa 100 abitanti di Bondo
Frana in Val Bregaglia: cantonale distrutta, ma riapre la strada vecchia
Restano per il momento fuori casa i circa 100 abitanti di Bondo
BREGAGLIA - È stata riaperta questa mattina alle 7.00 a senso alternato la strada vecchia che collega la parte bassa della Val Bregaglia (GR) con quella alta, chiusa ieri in seguito all'enorme frana di 4 milioni di metri cubi staccatasi dal Pi...

BREGAGLIA - È stata riaperta questa mattina alle 7.00 a senso alternato la strada vecchia che collega la parte bassa della Val Bregaglia (GR) con quella alta, chiusa ieri in seguito all'enorme frana di 4 milioni di metri cubi staccatasi dal Pizzo Cengalo, al confine con l'Italia. Lo rende noto la RSI, precisando che la cantonale è invece stata distrutta dallo smottamento.

Restano per il momento fuori casa i circa 100 abitanti della frazione di Bondo fatti sfollare per ragioni di sicurezza, che almeno per oggi non potranno fare ritorno alle proprie abitazioni. Questo nonostante la situazione nella notte sia rimasta tranquilla: la colata di fango si è fermata e non ci sono state altre frane, riporta ancora la RSI. In paese non vi sono acqua ed elettricità.

Per poter iniziare le operazioni di ripristino della zona serve il via libera delle autorità competenti, sottolinea inoltre la radiotelevisione svizzera di lingua italiana. Ulteriori dettagli ed eventuali aggiornamenti verranno forniti a fine mattinata, dopo la riunione del comando di crisi.

Secondo le informazioni disponibili finora non vi sarebbero vittime. Un elicottero della Rega ha portato in salvo un gruppo di escursionisti bloccato dalla frana.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE