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LUGANOCurare malattie con le staminali, diritti esclusivi a Lugano

20.12.13 - 10:56
I diritti del metodo "Stamina", che sta suscitando parecchie polemiche in Italia, sarebbe stato depositato in una società luganese
Foto Keystone
Curare malattie con le staminali, diritti esclusivi a Lugano
I diritti del metodo "Stamina", che sta suscitando parecchie polemiche in Italia, sarebbe stato depositato in una società luganese

LUGANO - Riguarda anche Lugano il metodo di cure "Stamina" , che sta suscitando parecchie polemiche in Italia coinvolgendo anche nomi famosi come quelli di Celentano e Fiorello. Ma partiamo dall'inizio. Curare malattie degenerative del sistema nervoso come il morbo di Parkinson, la sclerosi multipla, la sclerosi laterale amiotrofica(Sla) con le cellule staminali. In poche parole è questo il cosiddetto metodo "Stamina" che già da alcuni anni in Italia è al centro delle cronache per lo scontro in atto tra chi lo sostiene e chi invece, Stato italiano e Comunità scientifica, lo ha dichiarato non efficace e scientificamente non autorizzato né testato,

La novità sulla vicenda è che alcune società legate a questo metodo si trovano a Lugano. Oggi sul settimanale italiano l'Espresso si scopre infatti che "il presidente della Fondazione Stamina, Davide Vannoni, ha conferito i diritti mondiali esclusivi per l'utilizzo della sua discussa cura in una società svizzera. La società si chiama Biogenesis Research e ha sede a Lugano, al pari di un'entità gemella battezzata Biogenesis Tech, che ha invece il compito di realizzare delle “cell factories”.

 

La storia - Nel 2004, Davide Vannoni, amministratore unico di una piccola società di comunicazione, colpito da una emiparesi facciale, si fa curare in Russia dove esiste un metodo sperimentale che prevede il prelievo di cellule staminali dal midollo osseo, le quali con il trattamento di alcune sostanze chimiche vengono moltiplicate e reimpiantate (cell factories), con la speranza che possano sostituire le fibre malate.

Questo però non succede a Vannoni il quale però inaugura il metodo Stamina a Torino, con la Re-Gene Srl., una società di ricerca e sviluppo di biotecnologie. Iniziano gli esperimenti in collaborazione con alcuni medici e ricercatori italiani e all'insaputa del sistema sanitario italiano su persone colpite da ictus, lesioni spinali, paralisi cerebrale. Le cure hanno un costo di migliaia di euro, dai 20 ai 30mila a persona. Ma iniziano anche i primi problemi. Un paziente muore, altri denunciano Vannoni, il quale tuttavia va avanti e crea la Stamina Foundation. Arriva anche l'indagine della Procura di Torino nel 2012, e l'effetto mediatico è nazionale. La trasmissione Le Iene dà voce alle famiglie che chiedono di accedere o riprendere le cure, Adriano Celentano, Fiorello e altri personaggi si dicono favorevoli al metodo Stamina, ma ad ottobre 2013 il Ministero della Salute italiano si pronuncia definitivamente contro il metodo che non ha una base scientifica. Molti pazienti continuano a protestare chiedendo che il metodo venga introdotto nelle cure sanitarie pubbliche e ancora a dicembre molti malati sono scesi in piazza.

 

Lugano - Vannoni dunque va avanti con le sue ricerche e lo fa anche in altri paesi come nell'arcipelago di Capo Verde. Secondo l'inchiesta de L'Espresso, Vannoni ha depositato i diritti nelle due società svizzere che " fanno riferimento al principale finanziatore e partner industriale del sociologo torinese, l'imprenditore farmaceutico Gianfranco Merizzi". Questi avrebbe sborsato 440.302 euro per acquistare una partecipazione in una delle due società svizzere, la Biogenesis Tech, perché "nel 2014 si prevedono i primi importanti introiti generati dall'attività delle cell factories.

 

 

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