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Una carta etica per prevenire e gestire comportamenti sessisti nella cultura e nello sport

Mozione presentata dalla deputata socialista Lisa Boscolo e sottoscritta da altri deputati di vari partiti
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Fonte PS TICINO
Una carta etica per prevenire e gestire comportamenti sessisti nella cultura e nello sport
Mozione presentata dalla deputata socialista Lisa Boscolo e sottoscritta da altri deputati di vari partiti

BELLINZONA - Sviluppare linee guida «per la creazione di una carta etica volta a prevenire e gestire comportamenti violenti e sessisti nell’ambito artistico-culturale e sportivo». È, in estrema sintesi, il senso della mozione interpartitica presentata dalla deputata socialista Lisa Boscolo e Giulia Petralli, Cristina Zanini Barzaghi, Beppe Savary-Borioli, Simona Buri, Maura Mossi Nembrini, Massimo Mobiglia, Roberta Passardi, Simona Genini, Matteo Buzzi, Tamara Merlo, Matteo Pronzini e Roberta Soldati.

L'intento è «intervenire in un settore della società che può dare un contributo significativo alla cultura del rispetto e della parità di genere: il settore artistico e culturale ticinese. Numerose realtà in Ticino stanno già adottando misure per prevenire comportamenti violenti e sessisti, dimostrando così la volontà del settore di partecipare attivamente alle politiche di contrasto alla violenza di genere».

Nell’ambito sportivo a livello svizzero nel corso del 2025 L'UFSPO e Swiss Olympic, l'organizzazione mantello dello sport svizzero, «hanno elaborato strumenti orientativi a favore di uno sport rispettoso dei valori etici, uno di questi è proprio l’adozione della carta etica. Anche il Cantone Ticino può prendere spunto e promuovere un quadro coerente e coordinato».

Le linee guida sviluppate dal Consiglio di Stato, e in particolare dal DECS «dovranno essere chiare e facilmente applicabili, permettendo alle realtà del settore di adottare carte etiche personalizzate (ad esempio: «Questo evento non accetta comportamenti sessisti»), di diffonderle durante gli eventi e di predisporre un care team formato, al quale chiunque possa rivolgersi in caso di necessità (situazioni di stress, molestie, attacchi di panico, vulnerabilità)».

Le indicazioni «potranno essere utili per stabilimenti o strutture pubbliche che ospitano eventi festivi e/o culturali, notturni e non: bar, club, caffè/ristoranti, sale da concerto, teatri, luoghi di cultura indipendente, spazi di svago e altri; festival; carnevali; eventi sportivi feste giovanili (ad esempio nei centri giovanili); eventi privati». Il DECS potrà valutare se rendere l’attuazione della carta etica e del dispositivo di sicurezza e prevenzione obbligatorio in taluni eventi.

Nella Svizzera romanda esiste l’associazione 1700, che ha sviluppato una carta etica chiara e sottoscrivibile tramite condizioni definite. A livello europeo sono inoltre state introdotte collaborazioni tra gerenti di bar/locali notturni e polizia per sostenere le persone vittime di molestie: in questi luoghi è previsto l’utilizzo di una parola in codice – come «C’è Luisa?» O «C’è Aretha?» – che attiva automaticamente un protocollo di messa in sicurezza della persona coinvolta.

Il Canton Valais ha sviluppato dal 2023 una campagna di sensibilizzazione per prevenire le molestie negli spazi pubblici, successivamente ampliata alle manifestazioni carnevalesche. Lausanne ha avviato un partenariato con The Sorority[3] per combattere le molestie sul suolo pubblico.

In Ticino, alcuni festival hanno già adottato linee guida proprie e istituito un care team dedicato, come «Crampi al cuore» a Locarno, «Facciamo la corte» a Muzzano e «DollsOnTheBlock».

Il settore culturale può dunque svolgere un ruolo importante nella lotta contro la violenza di genere. Gli esempi a livello nazionale ed europeo lo dimostrano, e anche il Canton Ticino può ora sviluppare delle linee guida coordinate a beneficio dell’intero territorio.

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