C'è una Molesta nel villaggio: il video
Un posto da cartolina si fa conoscere anche per la genialata di due sognatori. La simpatica invenzione dei "gemelli diversi" David Dey e Sandro Pollicelli
SANTA MARIA IN CALANCA (GR) - A Santa Maria in Calanca c'è una Molesta che fa discutere. Ma non si tratta di una persona fastidiosa e odiata da tutti. È semplicemente la birra del paese, creata 9 anni fa da due sognatori Sandro Pollicelli e David Dey. «Siamo partiti da una cantina, per gioco – dice Sandro –. Ora abbiamo il nostro spazio con apparecchiature all'avanguardia e possiamo produrre anche 300 litri alla volta».
«Prodotti della regione» – La cornice del villaggio grigionese, che conta un centinaio di abitanti ed è situato a 955 metri di altitudine, è meravigliosa. Suggestiva. «Teniamo alto l'onore di questa zona – spiega David –. È un posto incantevole in cui tanta gente viene per i matrimoni. Noi lo facciamo conoscere anche per la nostra birra fatta con prodotti della regione. Abbiamo ad esempio la farina di castagne che arriva dai boschi dalle parti di San Vittore».
«Di birra non viviamo» – Nella Svizzera italiana sono a decine i birrifici artigianali. La tradizione della birra fatta in casa è radicatissima. Un giorno David e Sandro riusciranno a trasformare la loro passione in lavoro vero e proprio? I due hanno attività professionali totalmente differenti. David lavora nel ramo delle assicurazioni e Sandro è ingegnere meccanico. «Non riusciamo a vivere di birra – ammette David –. È il nostro hobby che coltiviamo al sabato. Anche se poi ora siamo arrivati a produrre tra gli 8000 e i 9000 litri all'anno. La nostra birra, che ha una decina di varianti di gusti diversi, viene venduta in bar e ristoranti, e anche in alcuni negozi».
«Sperimentiamo tantissimo» – David ha 44 anni. Mentre Sandro 41. Per puro caso però festeggiano il compleanno lo stesso giorno, l'11 agosto. «Siamo gemelli diversi», ironizza Sandro. Che poi riprende: «Sperimentiamo tantissimo. E se uno vuole la birra personalizzata gliela facciamo. Una volta è arrivato un contadino con la sua segale. E noi l'abbiamo accontentato».
Il limite – «Chiaramente – irrompe di nuovo David – se uno ci dice che vuole la birra ai funghi rifiutiamo». «Questo – commenta Sandro – perché vogliamo dare un senso a quello che facciamo. Se intravediamo la possibilità che possa uscire un prodotto non di qualità piuttosto lasciamo perdere. Siamo hobbisti è vero. Ma vogliamo mantenere un certo livello».
Quel pizzico di sana follia – Nel laboratorio di David e Sandro si azzarda anche. «Lo scorso anno abbiamo creato la birra di albicocche vallesane», annota David. «A spingerci è anche un po' di sana follia – gli fa eco Sandro –. Che mondo sarebbe senza follia"».
