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VERZASCA/ ZAGABRIA

«Un'attesa logorante»

Il 24enne afgano che viveva a Frasco è stato "rispedito" in Croazia. Ora è in un centro per migranti: «Qui tutti fumano e bevono alcol».
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«Un'attesa logorante»
Il 24enne afgano che viveva a Frasco è stato "rispedito" in Croazia. Ora è in un centro per migranti: «Qui tutti fumano e bevono alcol».
VERZASCA/ ZAGABRIA - Tutto come da protocollo. Alisina, il 24enne afgano che viveva a Frasco, in Verzasca, è stato "rispedito" in Croazia negli scorsi giorni. La polizia l'aveva prelevato a inizio aprile dalla pensione in cui dormiva. In tanti, tra ...

VERZASCA/ ZAGABRIA - Tutto come da protocollo. Alisina, il 24enne afgano che viveva a Frasco, in Verzasca, è stato "rispedito" in Croazia negli scorsi giorni. La polizia l'aveva prelevato a inizio aprile dalla pensione in cui dormiva. In tanti, tra amici e associazioni, si erano mobilitati per lui. Invano. Adesso si trova in un centro di accoglienza per migranti a Zagabria. «Qui tutti sono tristi, fumano marijuana e bevono alcol», dice il giovane contattato da tio.ch.

L'accordo di Dublino – Nel 2022 Alisina, come tanti suoi compaesani, era fuggito dall'Afghanistan per inseguire un futuro migliore. Il primo Paese europeo in cui è stato registrato è la Croazia. Ed è lì dunque che, secondo l'accordo di Dublino, deve ricevere asilo. Non in Svizzera. «I metodi violenti della Croazia in materia d'asilo sono noti a livello internazionale – aveva dichiarato Immacolata Iglio Rezzonico, avvocata esperta di migrazione –. Non si tratta di una diceria purtroppo».

«Toni sempre aggressivi» – È davvero così? Stando a quanto vissuto da Alisina in occasione della sua prima esperienza, oltre due anni fa prima di arrivare in Svizzera, sì. E anche stavolta il 24enne afgano sembra avere ritrovato quell'ambiente che voleva dimenticare. «Chi ci sorveglia – sostiene – ci guarda come se fossimo animali che disturbano. I toni sono sempre aggressivi. Contro di noi viene usata una violenza verbale e psicologica continua. Sono arrivato qui martedì e non so quale sarà il mio destino».

I prossimi due anni – Il 24enne è in attesa di incontrare un funzionario. «Finora non ho visto nessuno. È logorante aspettare in questo modo. So che i croati sono persone buone. E tutti mi dicono che la Croazia è una nazione bellissima. Ma se voglio chiedere asilo in Croazia devo stare in questo centro per due anni. E l'idea di stare in un centro del genere per due anni angoscerebbe chiunque. Non è la Croazia il problema. Sono le condizioni dei centri per migranti».

«Nessuno si preoccupa dell'igiene» – La sensazione è quella di avere dall'altra parte un ragazzo affranto. Scoraggiato. Quel giovane che dava una mano alla pensione di Frasco in cui alloggiava, e che in Verzasca molti hanno apprezzato per la sua gentilezza, ora è in grosse difficoltà psicologiche. «Qui è tutto sporco. C'è puzza. Nessuno si preoccupa dell'igiene».

Mille domande in testa – Il tempo non passa più per Alisina. E la sua testa è piena di negatività. «Mi faccio mille domande. In Afghanistan ci sono ancora mia mamma e le mie quattro sorelle. L'altro giorno ho sentito mia madre e mi ha detto che la situazione economica sta peggiorando. Una delle mie sorelle, che ha 16 anni, potrebbe presto sposarsi proprio per "garantirsi un futuro". Io mi sono opposto, è giovane per sposarsi. Non so però cosa faranno visto che io non posso essere lì».

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