Niente da fare: a Sorte per ora non si torna

Presentata la nuova carta dei pericoli. Gli esperti: «Bisogna aspettare eventuali misure. Fino ad allora l'evacuazione va mantenuta».
Presentata la nuova carta dei pericoli. Gli esperti: «Bisogna aspettare eventuali misure. Fino ad allora l'evacuazione va mantenuta».
LOSTALLO - A Sorte non si torna. Almeno per adesso. La frazione di Lostallo, flagellata dal maltempo lo scorso 21 giugno, resta off limits per la sua ventina di abitanti. A sancirlo è la carta dei pericoli presentata nel pomeriggio di oggi, giovedì, dagli esperti e dalle autorità proprio a Lostallo. «L'evacuazione – suggerisce Andri Largiadèr, specialista in pericoli naturali – va mantenuta fino a quando non sarà chiaro se e quali misure saranno adottate».
Una carta che parla da sola – Rosso (in prevalenza). Blu. Giallo. E giallo tenue. Sono i colori, in ordine di "gravità" decrescente, della nuova carta dei pericoli realizzata su misura per il cono colpito a Sorte dallo straboccare del riale Molera. I dati tecnici servono a poco: la carta a prima vista parla da sola.
Il colore che domina – Decio Cavallini, membro del gruppo di lavoro per il ripristino della regione Moesa, la commenta così: «Il rosso è il colore predominante. Tradotto: fino a eventuali opere di protezione le persone evacuate non possono tornare alle rispettive abitazioni».
Foto Tio.ch/ PMEcco la carta dei pericoli: domina il rosso.Tempi non definiti – Ma a livello temporale questo cosa significa? Quanto ci sarà da aspettare? Ancora Cavallini: «Bisognerà capire quali misure adottare. È dunque difficilissimo definire una tempistica precisa. Non sono previste soluzioni individualizzate. Le eventuali soluzioni saranno prese, o non prese, per tutta la zona. È tutta zona rossa e al momento non ci saranno privilegiati».
Foto Tio.ch/ PMUn'immagine scattata a Sorte.Si può rimettere in sicurezza tutta la zona? – La nuova carta dei pericoli è stata realizzata grazie anche a un modello matematico messo in atto dallo staff dell'ingegnere Christian Tognacca. Lo stesso Tognacca evidenzia un aspetto interessante: «Sarà complicato mettere in sicurezza l'intero conoide. Abbastanza impensabile».
Un mix di fattori all'origine del disastro – Poi torna alla Genesi del disastro: «Quel 21 giugno non sono state solo le precipitazioni verificatesi a partire dal tardo pomeriggio ad avere un ruolo. È stato determinante anche il quantitativo di acqua caduto già nei sette giorni precedenti. Così come il fatto che in quel periodo nelle montagne della regione si è sciolta molta neve. Questi fattori hanno predisposto il terreno per la formazione delle colate dei detriti».
La marea di detriti – Tre colate che quella sera hanno provocato la caduta di oltre 70'000 metri cubi di materiale. E che oltre ad avere distrutto una parte del villaggio hanno spezzato ben tre vite. «Oggi per noi inizia un nuovo capitolo – conclude il sindaco di Lostallo Nicola Giudicetti –. Manterremo un rapporto stretto e trasparente con gli sfollati. La nuova carta dei pericoli è un punto di ripartenza».






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