Varese si candida a capitale italiana della cultura. Insieme a Lugano (e Como)

Il presidente della provincia della Città Giardino Magrini: «Ne ho già parlato col governatore lombardo Fontana»
Il presidente della provincia della Città Giardino Magrini: «Ne ho già parlato col governatore lombardo Fontana»
VARESE / LUGANO - «Siamo pronti ad aprire un ampio confronto per raggiungere il risultato». A dirlo, durante l’incontro della Fondazione comunitaria del Varesotto, il presidente della provincia di Varese Marco Magrini.
La proposta - L’intento è il lancio della candidatura di Varese a capitale italiana della cultura nel 2030. Ma, e qui sta la curiosità, la proposta prevede il coinvolgimento non solo della città Giardino, ma anche della vicina Como e, addirittura, travalicando i confini italiani, di Lugano.
Fondazione Comunitaria del VaresottoI partecipanti all'incontro a villa Cagnola: il presidente della Provincia è il terzo partendo da sxLa regio insubrica - «Ne ho già parlato col governatore Fontana - spiega Magrini durante il suo intervento, ripreso dalle telecamere di Rete55 - da sola, Varese rischierebbe di essere un po’ debole. L’idea, quindi, è collegare la candidatura alla regio insubrica, quindi con Como e Lugano».
«Potremmo ottenere grandi risultati» - Conclude il presidente della Provincia: «Se mettiamo insieme determinate realtà del nostro territorio, potremmo ottenere grandi risultati». Se si tratterà solo di una boutade o di una reale proposta di costruzione di un percorso comune, lo si scoprirà solo col passare del tempo.





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