Il Municipio: «È fra i centri culturali più virtuosi della Svizzera. Ma il contributo del Comune è necessario per il buon funzionamento».
LUGANO - È arrivata la risposta del Municipio di Lugano all’interrogazione firmata dai consiglieri comunali Luisella Fumasoli Petrini, Dario Petrini, Michele Codella (Avanti con Ticino&Lavoro) e Omar Wicht (Lega dei Ticinesi).
L'interrogazione - Nell’atto, dal titolo “Ente “autonomo” LAC – ma a quale prezzo?”, si rivolgevano una serie di domande all’esecutivo, fra cui quella di rivedere la denominazione del centro culturale, poiché non in grado di «reggersi da sé».
I dipendenti - Nella risposta, firmata dal sindaco Michele Foletti per il Municipio, si sottolinea come il LAC impieghi 74 persone, di cui «58 sono a tempo pieno». I dipendenti svizzeri sono 54 (41 a tempo pieno e 13 a tempo parziale). L’ente «annovera due impiegati in possesso del permesso B e dieci in possesso del permesso C». Il LAC dà lavoro a sei frontalieri (permesso G); a questi si aggiungono due con permesso L. «Si tratta - continua Foletti - di due posti di ruolo per i quali è già prevista l’assunzione a tempo indeterminato entro fine della stagione artistica, con conseguente cambio di permesso per i detentori degli stessi».
I ricavi propri - Sul tema dell’autofinanziamento, «il LAC ha confermato nella scorsa stagione (2023-2024) la sua capacità di generare ricavi propri per un totale di 8'558'157 franchi». Questo dato, aggiunge Foletti, «risulta in crescita rispetto alla stagione precedente (+3.7%) e lo posiziona fra i centri culturali più virtuosi in Svizzera». Le principali voci «che hanno contribuito a questo risultato sono i ricavi da sponsorizzazioni e fundraising e quelli derivanti da biglietteria e prevendita; per il fundraising, l’importo è cresciuto anche in virtù della presenza di progetti speciali realizzati grazie al sostegno di importanti mecenati».
«Non esiste un centro culturale con mandato pubblico che possa vivere senza il sostegno pubblico» - Tali risultati, «fondamentali per garantire la sostenibilità economica», non sono tuttavia sufficienti «per perseguire la missione di creazione del valore sociale del LAC e dimostrano come il contributo pubblico del Comune sia sempre necessario per il buon funzionamento del suo centro culturale». Per il sindaco «non esiste un centro culturale con mandato pubblico - che non si occupi solo di presentare spettacoli a carattere commerciale, abbia una missione sociale con la mediazione culturale e supporti la comunità artistica del territorio - che possa vivere senza il sostegno pubblico. Questo è essenziale, non solo per la sostenibilità economica, ma anche e soprattutto per preservare la sua missione di servizio alla comunità.
Rivedere la denominazione del LAC
Su questo punto, nella risposta all’interrogazione si precisa che «Il LAC è un Ente autonomo di diritto comunale ai sensi dell'art. 193c e segg. della Legge organica comunale (LOC), che cita: “Il Comune può costituire Enti di diritto pubblico con propria personalità giuridica, anche con la collaborazione di altri Enti pubblici e di privati. L’assemblea o il Consiglio Comunale adottano lo statuto dell’Ente, secondo le modalità previste per il Regolamento comunale. Il Comune può attribuire il compito all’Ente mediante mandato di prestazione”.
«Il Consiglio Comunale di Lugano ha votato la costituzione dell’Ente autonomo LAC il 14 marzo 2016, mentre la partecipazione finanziaria del Comune è regolata da un mandato di prestazione pluriennale. L’ultimo mandato di prestazione LAC (periodo 2024-2028) è stato approvato dal Consiglio Comunale nel corso della seduta del 25 marzo 2024».