«Tutto si è svolto nella massima trasparenza»

Il vicesindaco di Lugano Roberto Badaracco replica al ricorso contro il logo e il nome del Palazzetto dello Sport.
LUGANO - La prima pietra del nuovo Palazzetto dello Sport di Lugano è stata posata lo scorso 24 di settembre, eppure le critiche e le perplessità non hanno risparmiato il progetto. Sul banco degli imputati: nome (PalaRaiffeisen) e logo scelto dalla città.
Dopo l'anticipazione di un ricorso al Consiglio di Stato da parte di un cittadino («logo e attribuzione del nome del palazzetto dello sport decisi in maniera irregolare»), questa mattina LaRegione ha pubblicato la replica del vicesindaco di Lugano Roberto Badaracco. «Ci dispiace molto apprendere di questo ricorso sul naming del Palazzetto dello Sport. Per noi aver trovato uno sponsor come la Banca Raiffeisen che crede nello sport ed è pronta a investire sulle società sportive del territorio in una nuova struttura è una nota di merito, non scontata nel panorama economico odierno».
Per quanto concerne invece il contenuto del ricorso il vicesindaco non è preoccupato. «Tutto si è svolto nella massima trasparenza e seguendo alla lettera le normative in vigore. In realtà nulla di quanto denunciato trova fondamento nella realtà. Per il contratto non occorreva l’approvazione da parte del Consiglio comunale».




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