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ALTA VALLEMAGGIA

I militari in azione al Piano di Peccia: il video

Grande sollievo per la popolazione locale nel vedere l'arrivo dell'esercito. La testimonianza di Francesca Mattei che vive sul posto.
I militari in azione al Piano di Peccia: il video
Foto di FM
I militari in azione al Piano di Peccia: il video
Grande sollievo per la popolazione locale nel vedere l'arrivo dell'esercito. La testimonianza di Francesca Mattei che vive sul posto.
A dieci giorni dalla catastrofe, il Piano di Peccia (Lavizzara) si tinge di grigioverde. Nella giornata di oggi, mercoledì 10 luglio, nella località dell'Alta Vallemaggia hanno infatti fatto capolino i militari. D'altra parte l'esercito era stato c...

A dieci giorni dalla catastrofe, il Piano di Peccia (Lavizzara) si tinge di grigioverde. Nella giornata di oggi, mercoledì 10 luglio, nella località dell'Alta Vallemaggia hanno infatti fatto capolino i militari. D'altra parte l'esercito era stato chiaro sostenendo che avrebbe messo a disposizione delle zone disastrate gli uomini necessari.

Francesca Mattei, nativa del posto, tira un sospiro di sollievo. E racconta a tio.ch: «Finalmente sono arrivati. Sono tanti e operano senza grossi mezzi. Lavorano con pale, motoseghe e tanta buona voglia».

«Diamo una mano un po' su tutti i fronti – aveva dichiarato nel pomeriggio Manuel Rigozzi, Capo dello Stato maggiore di collegamento territoriale del Canton Ticino –. In questo momento 25 soldati si trovano al Piano di Peccia per aiutare a sistemare quanto è franato».

Proprio al Piano di Peccia, località incantevole situata a circa mille metri di altitudine, in queste ore si notano anche diversi macchinari. Mattei precisa: «I grossi macchinari sono di una ditta privata. Tutti collaborano. Speriamo in bene».

Poi un pensiero rivolto all'azienda di famiglia a cui la stessa Francesca Mattei ha sempre dedicato anima e corpo. «Per i giovani che hanno rilevato la nostra azienda agricola lo scorso primo di gennaio la presenza dell'esercito è un segnale importante. Anche moralmente. Adesso dobbiamo solo capire se e dove si potrà ricostruire».

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