Giovani fenomeni della MTB arrivano in Capriasca
Giovani fenomeni della MTB arrivano in Capriasca Dal primo al 6 agosto si svolgeranno i Campionati Europei Giovanili di mountain bike.
Per Lugano Region «la promozione di eventi come questi è importante per aumentare l’attrattività della nostra regione».
Dal primo al 6 agosto si svolgeranno i Campionati Europei Giovanili di mountain bike.
Per Lugano Region «la promozione di eventi come questi è importante per aumentare l’attrattività della nostra regione».
CAPRIASCA - I futuri Nino Schurter, Jolanda Neff e Mathieu Van der Poel saranno in Ticino. Per una settimana, dal primo fino al 6 di agosto, la Capriasca si trasformerà nella capitale della mountain bike per i Campionati Europei giovanili MTB 2022-2023. Nell’arco della settimana, bikers da tutta Europa avranno modo di competere in una delle regioni più suggestive per il mondo MTB nazionale.
Massimo Boni, Direttore di Lugano Region, esprime così il suo entusiasmo riguardo l’evento: «Il nostro territorio offre agli amanti della mountain bike oltre 450 km di percorsi segnalati, la più alta densità di percorsi ufficiali di tutta la Svizzera, con una varietà di tragitti che spaziano dai laghi, alle colline, le vette e i strategici della nostra destinazione: oltre a impegnarci nella cura della rete dei sentieri grazie alla nostra squadra del territorio, crediamo che la promozione di eventi come questi sia importante per aumentare l’attrattività della nostra regione».
«Il Comitato organizzatore del Cross Country di Redde offre, grazie alla sua esperienza, una manifestazione di grande richiamo internazionale. Una sfida sicuramente interessante ma anche molto impegnativa dal lato organizzativo, logistico e finanziario. Il Canton Ticino e in particolare la Capriasca, Lugano e Ticino Cycling sono particolarmente fieri di accogliere il previsto evento per due anni di seguito». Così il presidente Sergio Romaneschi spiega l’importanza di questo evento.
Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!