Cerca e trova immobili
BELLINZONA

Esplosioni a Bellinzona, condannato il 22enne

Il giovane aveva confezionato l'ordigno che causò danni alle Scuole elementari sud.
Ti Press (archivio)
Esplosioni a Bellinzona, condannato il 22enne
Il giovane aveva confezionato l'ordigno che causò danni alle Scuole elementari sud.
Inflitta una pena (sospesa) di tre anni e mezzo.
BELLINZONA - Il 22enne ritenuto responsabile di una serie di esplosioni, avvenute nel Bellinzonese fra gennaio 2019 e marzo 2020, è stato condannato a tre anni e sei mesi di carcere (sospesi in favore di un trattamento psicoterapeutico stazion...

BELLINZONA - Il 22enne ritenuto responsabile di una serie di esplosioni, avvenute nel Bellinzonese fra gennaio 2019 e marzo 2020, è stato condannato a tre anni e sei mesi di carcere (sospesi in favore di un trattamento psicoterapeutico stazionario). L'accusa aveva chiesto quattro anni e mezzo, la difesa si era battuta per un massimo di 24 mesi sospesi.

Uno degli ordigni - ricordiamo - era stato fatto esplodere alle Scuole sud di Bellinzona, mandando in frantumi una ventina di vetri della facciata e causando danni per 18mila franchi. Oltre al "botto" avvenuto in via Lugano, il 22enne è stato riconosciuto colpevole di altre cinque esplosioni avvenute nella zona golenare.

Il suo agire - riferisce la Rsi - era dovuto sostanzialmente alla noia e alla frustrazione. Alla Corte ha spiegato che importava dei petardi dalla Polonia (proibiti in Svizzera) e che li faceva esplodere in zone discoste, facendo attenzione a non mettere a rischio altre persone.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE