A Como si sperimentano le barriere anti-esondazione

Sono state montate sul lungolago in modo che sia più semplice rimuovere i detriti portati dalla piena.
COMO - Como come Venezia con il Mose, o quasi. Oggi per la prima volta vengono montate delle protezioni, o meglio i dispositivi di contenimento, acquistati dalla protezione civile per proteggere il lungolago dalle esondazioni. Per aumentare la lunghezza della barriera è stata chiesta anche la collaborazione del Comune di Monza che ha messo a disposizione ulteriori dotazioni di questo tipo.
Si tratta di una sperimentazione che ha lo scopo di contenere i detriti che arriveranno anche nei prossimi giorni permettendo di toglierli più rapidamente quando la piena scenderà e agevolando quindi la riapertura al transito del lungolago
Si stima che il livello del lago questa notte possa raggiungere i 140 centimetri, che, senza barriere, spiegano dal Comune, significherebbe l'allagamento di metà di piazza Cavour. «Verificheremo l'efficacia e la tenuta di questi dispositivi nell'attesa che sia completata la realizzazione del progetto delle paratie», ha commentato il sindaco Mario Landriscina ringraziando Provincia di Como, Comune di Monza e tutti i tecnici e i volontari.




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