Cerca e trova immobili
CANTONE

«Gli animali non sono semplici oggetti»

Dopo l'iniziativa cantonale, anche una petizione online chiede che l'eutanasia di esemplari sani sia vietata
Archivio Depositphotos (immagine illustrativa)
«Gli animali non sono semplici oggetti»
Dopo l'iniziativa cantonale, anche una petizione online chiede che l'eutanasia di esemplari sani sia vietata
BELLINZONA - L'eutanasia di animali da compagnia sani dev'essere vietata e perseguita penalmente. È quanto chiede una petizione lanciata sul web a seguito della vicenda del cane Sturn: una volontaria presso un canile del Comasco aveva adottato...

BELLINZONA - L'eutanasia di animali da compagnia sani dev'essere vietata e perseguita penalmente. È quanto chiede una petizione lanciata sul web a seguito della vicenda del cane Sturn: una volontaria presso un canile del Comasco aveva adottato un animale di cui si occupava da tempo, per poi farlo sopprimere dopo una quindicina di giorni, poiché dava problemi dal punto di vista dell'ordine pubblico.

Una storia, questa, che già poche ore dopo la pubblicazione sui media ha fatto scattare un'iniziativa cantonale che chiede a sua volta di vietare l'eutanasia di animali sani. La petizione online sostiene tale richiesta.

«Gli animali non sono semplici oggetti, ma esseri viventi dotati di sensibilità e non può essere il proprietario a decidere a seconda dei suoi umori se l’animale deve vivere o morire» spiegano i promotori della petizione, secondo cui il Cantone «deve farsi promotore presso le autorità federali» per il cambiamento legislativo.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE