Cerca e trova immobili
LUGANO

La STAN: «Il verde nel Quartiere di Cornaredo si è visto solo negli schizzi»

Le critiche (e il ricorso) della Società ticinese per l’arte e la natura alla variante di Piano regolatore NQC Fase 2
Tipress
La STAN: «Il verde nel Quartiere di Cornaredo si è visto solo negli schizzi»
Le critiche (e il ricorso) della Società ticinese per l’arte e la natura alla variante di Piano regolatore NQC Fase 2
LUGANO - Parchi, giardini e orti c’erano, ma solo negli schizzi degli studi preliminari del Nuovo Quartiere di Cornaredo. C’è delusione nel ricorso al Consiglio di Stato che la Società Ticinese per l'Arte e la Natura ha inol...

LUGANO - Parchi, giardini e orti c’erano, ma solo negli schizzi degli studi preliminari del Nuovo Quartiere di Cornaredo. C’è delusione nel ricorso al Consiglio di Stato che la Società Ticinese per l'Arte e la Natura ha inoltrato contro le varianti di fase 2 del PR del Nuovo Quartiere di Cornaredo. La STAN denuncia infatti una pianificazione di quartiere noncurante del fiume e del verde agricolo. «Oggi che il poter disporre di verde e di piccoli spazi pubblici di quartiere ci appare vitale, ci si è resi conto che la partita per un paesaggio urbano di qualità, di spessore, di valore si gioca su vuoti ospitali, intesi come parchi giardini boschetti orti, corti e piccole piazze, e non sul costruito».

Viceversa, secondo la STAN «schizzi e parole non sono stati tradotti in strumenti pianificatori concreti per Cornaredo», «addirittura le varianti, qualora venissero approvate, aumenterebbero la contenibilità del quartiere e il numero di abitanti con conseguenze dannose».

In particolare la variante in pubblicazione lascia «lettera morta e non dà risposta a quanto statuito nella risoluzione governativa che esigeva interazione tra l’equilibrio del comprensorio fluviale e lo sviluppo urbano». Un vuoto si osserva inoltre per l’area verde agricola: «La variante Fase 2 non contiene nessun esame accurato della superficie agricola e della sistemazione del Pratone di Trevano». Lacunosa sarebbe pure la questione della compensazione per i terreni agricoli. 

In conclusione la STAN denuncia questi metodi e queste mancanze perché «producono un depauperamento di beni comuni».

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE