Quello che ha l'aria di essere un tentativo di truffa è capitato anche a un ticinese: «La cosa preoccupante è dove hanno trovato l'indirizzo e il numero di telefono»
ROVIO - In Australia, Svezia, Francia, a Ermatingen e pure a Rovio. La (presunta) truffa dell'anello Cartier è arrivata anche in Ticino. A ricevere il gioiello è un signore di Rovio, che qualche settimana prima di Natale si è trovato il pacchetto regalo, recapitato normalmente dalla postina, davanti al suo domicilio. Poi più nulla, il misterioso benefattore non si è mai manifestato.
«Ogni tanto compro qualcosa da Wish - una piattaforma di vendita online -, ma hanno il mio nome, non quello di mio marito», ha commentato la moglie del destinatario, che ci ha contattati dopo aver letto la vicenda dell'imprenditore turgoviese. A preoccupare la donna è soprattutto il fatto di non sapere dove il mittente abbia trovato l'indirizzo e il numero di cellulare del marito, visto per di più che non è inscritto ad alcun social.
Assieme al gioiello c'era un pupazzetto di Natale e lo pseudo certificato di autenticità. Ma nessuna fattura (e nemmeno una firma alla ricezione): «Continuo a controllare la carta di credito, perché se sono arrivati al numero di telefono non si sa mai. Ma finora non hanno trattenuto nulla», assicura la nostra interlocutrice.
Per ora la coppia ha rinunciato a sporgere denuncia in Polizia, visto che dal conto non manca un centesimo e nessuno si è fatto vivo per reclamare il pagamento dell'anello.
Da noi contattata, Cartier non ha per il momento voluto prendere posizione sulla vicenda.