Il Decs alle prese con il caso di un docente 60enne: sospeso, ha fatto ricorso al Tram. Di mezzo c'è un compito «imbarazzante»
BELLINZONA - Compito a casa: «Descrivere il mio seno». Un appunto sul diario di una studentessa 13enne è costato caro al docente di una scuola media del Bellinzonese. L'insegnante – 60 anni – è stato segnalato al Decs, e licenziato a ridosso del pensionamento. Ne è nato un ricorso pendente al Tram.
Precedenti? - Il caso è delicato e – va detto – poco comune. Si contano sulle dita di una mano gli insegnanti lasciati a casa dal Cantone negli ultimi anni: in genere per motivi gravi. Di recente a Mendrisio la richiesta di licenziamento di una docente, avanzata da alcuni genitori e da un'interrogazione parlamentare (Robbiani), era stata cestinata dal Decs.
La lettera dei colleghi - Cosa è successo dunque nella scuola del Bellinzonese? I fatti risalgono all'anno scorso, ma i nodi sono venuti al pettine questo autunno, quando la sospensione del docente è diventata effettiva. Il provvedimento è arrivato dopo una serie di richiami. In una lettera anonima di lamentele consegnata da alcuni docenti a dicembre scorso – e inoltrata al Decs – si parlava di comportamento «ostile e di chiusura» verso i colleghi, metodi d'insegnamento obsoleti e compiti «imbarazzanti per le ragazze».
«Niente di strano» - È la goccia che ha fatto traboccare il vaso: un compito a casa in cui il docente – che insegna scienze – chiedeva agli allievi di «descrivere le proprie caratteristiche fisiche» tra cui, per le ragazze, il seno. La richiesta ha fatto indignare colleghi e famiglie: i genitori di una ragazza, in particolare, hanno protestato presso la scuola dopo aver letto la consegna. «Il contesto era quello di una lezione di genetica. Non era la prima classe a cui assegnavo questo compito, non ci vedo niente di strano. Si è trattato di un malinteso». Lo dice il docente che a settembre ha presentato ricorso al Tram. Il licenziamento è «sproporzionato» secondo il legale del docente. Che sottolinea come «pochi mesi prima l'insegnante ha ricevuto le congratulazioni del governo per i 35 anni di servizio».
Il Decs non commenta - Dal Decs fanno sapere che i casi di docenti licenziati «sono uno o due all'anno» in Ticino. In generale, «la cultura del dipartimento è volta a cercare comunque di offrire una soluzione di ricollocamento all'interno dell'amministrazione» quando possibile. «Per i casi singoli e pendenti non possiamo entrare nel merito».