Ancora vagoni affollati verso oltre Gottardo. Una domenica sera "di fuoco" per gli studenti ticinesi
LUGANO - Due posti «panoramici» sugli scalini della porta. Seduti sì, ma per terra. È partito sovraccarico oggi l'Intercity delle 17.43 da Lugano: uno dei "treni della speranza" del contro-esodo domenicale.
Il problema dei vagoni strapieni è stato sollevato più volte e affrontato dalle Ffs. Ma nonostante gli inviti dell'ex regia federale a evitare i treni di punta, la situazione si ripresenta puntualmente. A documentarla questa volta - con tanto di fotografie - sono due studenti ticinesi, Kevin e Joana, in viaggio verso le università di Zurigo e Coira.
Entrambi, protestano, hanno «scelto di spendere considerevolmente in più rispetto all'abbonamento ordinario (ex Binario 7, ndr.) per garantirci un vantaggio, una comodità in più». Ma i 2650 franchi dell'abbonamento generale (3860 per gli adulti) non bastano a garantire un posto a sedere. «Eccoci qua schiacciati come sardine, con dozzine di persone sedute come noi per terra, o addirittura in piedi, e il caos che regna a ogni fermata» lamentano i due studenti, che si dicono «molto arrabbiati e delusi» dal trattamento ricevuto.
Ad aumentare il malumore dei pendolari, nei giorni scorsi, è arrivata la notizia di un possibile aumento del 10 per cento del costo degli abbonamenti annuali. Una possibilità che, sull'Intercity di Kevin e Joana, sembra «una presa in giro». Il prezzo salirebbe a 2915 franchi per i due giovani, che in cambio pretenderebbero, però, di poter viaggiare in poltrona.