Cerca e trova immobili

TICINODa Usmate a Pirla, l'esperto ci spiega i nomi bizzarri

26.03.12 - 07:20
Cosa si cela dietro ai nomi di paese che oggi ci fanno sorridere? Ce lo spiega Ottavio Lurati
Foto Ticinonline / Manuel Meleleo
Da Usmate a Pirla, l'esperto ci spiega i nomi bizzarri
Cosa si cela dietro ai nomi di paese che oggi ci fanno sorridere? Ce lo spiega Ottavio Lurati

PIRLA -  Il nostro viaggio tra i paesi dai nomi più bizzarri parte proprio da qui, da Pirla. Un ridente nucleo composto da una decina di case e qualche residenza secondaria attorno. Pirla, frazione di Monteggio, è tutto qui. Il posto è davvero carino ma non è fuori luogo pensare che un ulteriore sviluppo del paesino possa essere stato frenato proprio dal suo nome. Non è poi così bello vedere la dicitura “Pirla” sotto il proprio nome nell’elenco telefonico. Ne sa qualcosa il signor Roberto Galeazzi, che per anni è stato schernito dai ragazzini del Malcantone con l’appellativo “il Pirla di Monteggio”.

Ma i ragazzini si sbagliano, come ci spiega Ottavio Lurati, già professore di linguistica all’Università di Basilea e autore del libro “Nomi dei luoghi e delle famiglie”, edito da Armando Dadò. “Pirla in questo caso non deriva da Pirlus, che significa pene, cosa che sporge, bensì da Pirula, piccola pietra.”

E il vicino villaggio di Suino, era magari abitato da maiali? “No, non c’entra coi suini” spiega Lurati, “ma con i soldati svevi, chiamati suevi, che erano lì al confine a fare la guarnigione. Anche Savosa, che un tempo si chiamava Sovosa, e Soazza, versione moderna di Sovazza, hanno la stessa origine.”

C’è poi Orino, frazione di Collina d’Oro. Che però non è il luogo dove i ricchi abitanti della collina scendono a svuotare i serbatoi corporei, bensì la zona che fa da orlo sul lago. Orino significa infatti piccolo orlo, piccolo ör, in dialetto.

Possiamo anche rassicurare gli automobilisti che passano per Guasti, presenti sia a Neggio che a Vernate che a Montagnola. I guasti non si riferiscono all’auto: derivano dalla parola longobarda “Wastian”, ovvero “zona non coltivata”.

Anche oltreconfine i nomi curiosi non mancano, tra i vari Bulgarograsso, Lozza, Azzate, Buguggiate e l’ormai celebre Usmate, che con l’aggiunta di Carate ha raggiunto la popolarità grazie ai “Frontaliers”. “Usmate non ha nulla a che fare con usmare, che vuol dire annusare” racconta ancora Lurati. “In dialetto lombardo usmaa voleva dire zona paludosa. Quindi Usmate significa zona dove ci sono tante paludi. Mah, sti latini. Se si pensa che alla più grande città del Cantone, Lugano, hanno dato il nome di “zona dove c’è il bosco”…

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE