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MAGADINOAncora rifiuti, nelle Bolle anche una palla medica, Patocchi: "Vi spiego il perché"

15.06.09 - 15:08
Ticinonline
Ancora rifiuti, nelle Bolle anche una palla medica, Patocchi: "Vi spiego il perché"

MAGADINO - A distanza di oltre un mese e mezzo siamo tornati nei luoghi del degrado ambientale. A metà aprile, nell'area delle Bolle di Magadino, avevamo trovato bottiglie di plastica, lattine, confezioni di detersivo liquido. Rifiuti che abbiamo trovato anche un mese dopo, in occasione di un nuovo sopralluogo per verificare se, nel frattempo, qualcuno fosse intervenuto per ripulire le zone più sporche. A livello generale, abbiamo notato un leggero miglioramento, ma in sostanza, poco è cambiato. Nei corsi d'acqua e ai lati dei canali, pezzi di polistirolo galleggianti, plastiche di ogni tipo e, ciliegina sulla torta, una palla medica.

In quella che dovrebbe essere l'area più protetta e incontaminata del cantone si registrano fenomeni di degrado ambientale (vedi fotografie allegate) che non lasciano indifferenti gli abitanti della zona. I timori è che le discariche a cielo aperto possano mettere in pericolo oltre che la salute dei cittadini, anche la fauna protetta.

Patocchi: “I rifiuti arrivano dai canali e dal lago” - La situazione è ben conosciuta da Nicola Patocchi, responsabile scientifico della Fondazione che si occupa della tutela e la salvaguardia delle Bolle di Magadino: "Siamo consapevoli della problematica. La nostra fondazione impiega due operai per la pulizia e la raccolta dei rifiuti". Rifiuti che, come precisa Patocchi, a parte qualche caso isolato, molto difficilmente vengono abbandonati nella zona delle Bolle, ma arrivano trasportati dai canali e dal lago: "Arriva di tutto. E non dobbiamo dimenticare che nella zona si concentrano e riuniscono tutti i canali della regione. E' già capitato, in passato, che la Melezza ha inondato una discarica, portando i rifiuti verso le Bolle".

La nidificazione - Patocchi contestualizza il problema, spiegando che nella zona in primavera è tempo di nidificazione. Le Bolle si animano di piccoli volatili che necessitano di tranquillità assoluta. Non si  vuole disturbare la fauna, in un momento molto delicato della riproduzione: "Cerchiamo di limitare i nostri interventi di pulizia proprio per evitare di arrecare disturbo alla nidificazione degli uccelli. Parallelamente, a dipendenza dei periodi di esondazione, siamo anche occupati nel controllo delle zanzare".

Il problema è quindi noto e non rappresenta una novità per la Fondazione. Problema che non viene sottovalutato da Patocchi: "Sarebbe auspicabile poter sensibilizzare meglio la popolazione sul problema dei rifiuti e del littering. Anche perché ogni cartaccia e lattina che buttiamo per terra, va a finire nei fiumi. Inoltre, con le esondazioni, arrivano molti rifiuti e recuperarli ha un costo economico non indifferente".

Magliaso, alla foce arrivano i rifiuti - Stando alle testimonianze raccolte a Magliaso, il problema dei rifiuti che si depositano tra i canneti della foce del fiume Magliasina è ben conosciuto. Analogamente a quanto accade a Magadino, lungo il suo percorso il fiume "raccoglie" i rifiuti che, inevitabilmente si accumulano alla foce.

A Massagno rimosso il veicolo abbandonato - Non mancano comunque le buone notizie. Nell'area agricola non lontana dalle Cinque vie il furgoncino abbandonato pieno di rifiuti, di cui avevamo riportato lo scorso 16 aprile, è stato rimosso qualche giorno dopo la pubblicazione del nostro articolo, come testimoniano le immagini allegate.

red

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