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SVIZZERA

Con i soldi degli assicurati si può far pubblicità

Attualmente è finanziata attraverso i premi degli assicurati e il parlamento non lo vieta.
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Fonte ats
Con i soldi degli assicurati si può far pubblicità
Attualmente è finanziata attraverso i premi degli assicurati e il parlamento non lo vieta.
BERNA - Nessun divieto per la casse malattia di utilizzare i soldi generati dai premi per farsi pubblicità. Lo pensa la Commissione della sanità degli Stati (CSSS-S) che invita il plenum - 7 voti a 4 - a respingere un'iniziativa parlamentare dell'e...

BERNA - Nessun divieto per la casse malattia di utilizzare i soldi generati dai premi per farsi pubblicità. Lo pensa la Commissione della sanità degli Stati (CSSS-S) che invita il plenum - 7 voti a 4 - a respingere un'iniziativa parlamentare dell'ex consigliere nazionale - oggi "senatore" - Baptiste Hurni (PS/NE).

Stando alla commissione, la pubblicità è necessaria anche in un sistema di concorrenza regolamentata e offre un valore aggiunto. La commissione, precisa un comunicato odierno dei servizi parlamentari, ricorda che i costi pubblicitari ammonterebbero solo a circa lo 0,2% del totale dei premi.

La commissione omologa del Nazionale aveva accolto di stretta misura l'iniziativa parlamentare nel febbraio scorso. Dal momento che l'assicurazione di base è obbligatoria, sosteneva la maggioranza, la pubblicità non serve né alla prevenzione né alla promozione della salute e quindi non apporta alcun valore aggiunto. Pertanto, le spese corrispondenti non dovrebbero essere finanziate dai premi. La pratica attuale, inoltre, non sarebbe più accettabile alla luce del continuo aumento dei premi.

Attualmente, la pubblicità per l'assicurazione sanitaria obbligatoria può essere riconosciuta agli assicuratori come spesa amministrativa e viene quindi finanziata attraverso i premi degli assicurati. Nel 2022, quest'onere ammontava a poco meno di 73 milioni di franchi. Vista la decisione negativa della CSSS-S, l'omologa del Nazionale dovrà ora riesaminare il dossier.

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