Cerca e trova immobili

SVIZZERAUn tetto massimo per i premi di cassa malati: non si entra in materia

30.11.22 - 10:15
Il controprogetto è stato bocciato dal Consiglio degli Stati.
Tipress
Fonte Ats
Un tetto massimo per i premi di cassa malati: non si entra in materia
Il controprogetto è stato bocciato dal Consiglio degli Stati.

BERNA - Un po' a sorpresa, il Consiglio degli Stati ha respinto oggi per 22 voti a 20 l'entrata nel merito sul controprogetto all'iniziativa del PS che chiede di porre un tetto massimo (10% del reddito disponibile) ai premi malattia.

Il plenum, nonostante l'appassionata difesa del consigliere federale Alain Berset e di diversi "senatori" del PS e del Centro, ha accolto una proposta di non entrata in materia di Benedikt Würth (Centro/SG) che considera il controprogetto eccessivamente centralista e dirigista.

Il dossier ritorna al Consiglio nazionale che nel giugno scorso aveva invece accolto il controprogetto governativo, emendato in diversi punti dal plenum, per 119 voti a 66, respingendo invece l'iniziativa per 121 voti a 67 poiché giudicata dalla maggioranza dei gruppi parlamentari troppo costosa.

In ogni caso, anche il controprogetto prevede che, in futuro, sia la Confederazione - la cui quota parte rimane però al 7,5% dei costi lordi come ora - che cantoni debbano mettere a disposizione più soldi per la riduzione individuale dei premi di cassa malattia, un onere che sempre più persone fanno fatica a pagare.

La controproposta prevede un maggiore impegno finanziario di Confederazione e Cantoni pari a 2,2 miliardi di franchi, di cui circa mezzo miliardo a carico dei Cantoni, ma in misura minore rispetto all'iniziativa; quest'ultima, solo per la Confederazione, prevedeva un costo stimato in 4,7 miliardi e di 1,1 miliardi per i Cantoni a partire dal 2024.

Un problema reale

Per Marina Carobbio (PS/TI) l'iniziativa risponde a un problema reale che affligge molte famiglie, specie con redditi modesti, ossia il crescente aggravio dei premi malattia che in taluni casi si "mangiano" fino al 20% del reddito disponibile a fronte di salari stagnanti, per non parlare dei costi energetici e dell'inflazione, tutti aspetti che non fanno che aggravare la situazione. Ci sono persone che non vanno dal medico per motivi economici, ha sottolineato la "senatrice" ticinese.

Il controprogetto, stando alla consigliera gli Stati, risponde alla richiesta impellente di una fetta importante della popolazione e rappresenta un elemento importante per combattere la povertà. Per questo è importante fissare per i Cantoni un contributo minimo da destinare alla riduzione individuale dei premi, anche in ragione del fatto che negli ultimi anni diversi Cantoni - 9 - hanno ridotto il proprio impegno su questo fronte.

Prendendo la parola, il consigliere federale Alain Berset, come al Nazionale nel giugno scorso, ha affermato che l'iniziativa solleva un problema reale e che il controprogetto risponde a tale bisogno anche se in maniera più moderata dal profilo dei costi. Berset ha rammentato che la Confederazione sopperisce ai costi per la riduzione dei premi nell'assicurazione obbligatoria per il 7,5% dei costi lordi: solo l'anno prossimo la Confederazione contribuirà con 3 miliardi di franchi.

A livello di Cantoni, ha aggiunto il ministro della sanità, ve ne sono alcuni più generosi di altri che versano una quota superiore a quella della Confederazione e altri invece che nicchiano, oppure l'hanno ridotta, tanto che in alcuni casi Berna copre ben il 90% dei costi nel settore. Si tratta insomma di restringere questa "asimmetria". Berset ha ricordato che solo per fronteggiare il Covid, la Confederazione ha accumulato un debito di 30 miliardi, mentre ci sono Cantoni che hanno chiuso i conti con un surplus. "Con ciò non voglio dire che i Cantoni non si siano impegnati per contrastare la pandemia - ha sottolineato il consigliere federale friburghese - ma è un fatto che l'onere preponderante per alleviare le conseguenze del virus è ricaduto sulle spalle della Confederazione.

Un progetto dirigista e centralista

Ma per Benedikt Würth, e una buona fetta di "senatori" del campo borghese, il controprogetto è eccessivamente centralista e dirigista: ogni Cantone deve fissare una percentuale massima che i premi devono rappresentare rispetto al reddito disponibile degli assicurati residenti nel Cantone, col consiglio federale che definisce il modo di calcolare il premio e il reddito. A ciò si aggiungono prescrizioni circa la quota - dal 5% minimo al 7,5% massimo - che i Cantoni devono corrispondere per la riduzione individuale dei premi da modulare a secondo dell'aggravio lordo sul reddito.

Il settore della cure sanitarie, ha aggiunto il "senatore sangallese", è un compito che compete ai Cantoni i quali devono disporre in materia del necessario spazio di manovra. Würth ha ammesso che diversi Cantoni hanno ridotto il loro impegno, specie tra il 2010 e il 2016, a causa dei programmi di risparmio dovuti alla crisi finanziaria, ma da allora la loro quota è risalita. Jakob Stark (UDC/TG) ha dal canto suo riconosciuto l'esistenza del problema, ma a suo avviso il controprogetto non rappresenta la risposta giusta all'incremento dei costi sanitari.

Ticinonline è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati.
COMMENTI
 

Marta 1 anno fa su tio
sanguisughe

Alessandro Fornera 1 anno fa su tio
Ma se le lobby sono costituite a livello nazionale e la nazione le accetta, dovrebbe/potrebbe concedere/imporre un correttivo equo…=felici i lobbisti, più danarosi e felici i cittadini, meno depauperati…. Ma il management sanitario proporrebbe già misure di contenimento, con maggior efficienza, efficacia ed un allocazione delle risorse più pertinente e sostenibili….. Dai ci si arriverà grazie ad una politica più lungimirante e sostenibile🤷‍♀️

North shore 1 anno fa su tio
Risposta a Alessandro Fornera
funziona così nelle favole di cappuccetto rosso. la realtà é molto più semplice: politici e amministrazione che dovrebbero difenderci sono inefficaci perché non si spremono troppo le meningi per trovare soluzioni: tanto la paga a fine mese (=nostre tasse) non cambia. I lobbisti lo hanno capito da decenni e dunque spremono il limone (noi) e se ne sbattono se le famiglie fanno fatica. Per trovare giustificazioni degli aumenti ci sono gli specialisti della comunicazione, che sono pagati per trovare scuse credibili da dare ai media. conclusione 1: 1. amministratori pubblici pagati grassamente con i nostri soldi per lavoretto leggero. 2. lobbisti ,medici,casse malati,pharma, arricchiti con prezzi da ladri in CH (vedi stessi medicamenti a prezzo molto inferiore in EU) 3. chi paga i premi di casse malati fregato come sempre. conclusione 2 Bisogna fare una rivolta (tipo nessuno paga più Casse malati per un paio di mesi) se no non cambia nulla. scommettiamo che se restiamo bravini bravini tra 10 anni pagheremo il 25% in più di premi? e che ogni fine anno co saranno scuse per giustificare gli aumenti?

Güglielmo 1 anno fa su tio
anche la tolla di dire a sorpresa... ma lo sapeva anche il gigi di Viganello che non avreste fatto una beata minc...a chi volete prendere in giro !?.

Chris_El_Suizo 1 anno fa su tio
Io mi chiedo solamente come sia possibile che qua in Spagna con 115.- Euro al mese mi pago la sanità privata, con camera privata, cliniche private, cure dentarie incluse mentre in Svizzera costa 5 volte tanto e non offre nemmeno la metà dei servizi, non vedo questa tanto decantata qualità dei servizi sanitari svizzeri, anzi mi sembra che vada sempre peggio il settore, errori medici a tutto spiano, personale stressato, costi esorbitanti ingiustificabili, ecc.... Forse è il caso di una pesante riforma nel settore, tagliare sui costi di dirigenti e intermediari. Certo che finché acquistano apparecchi e arredi da ditte specializzate (spesso amici degli amici) e questo ogni ospedale per i fatti suoi anziché a livello statale, per tutti gli ospedali, direttamente dai fabbricanti, non c`è da meravigliarsi che i costi siano esorbitanti.

MissKirova 1 anno fa su tio
Risposta a Chris_El_Suizo
Beh,penso che in Spania,gli stipendi ed il costo della vita siano diversi!

Chris_El_Suizo 1 anno fa su tio
Risposta a MissKirova
Sicuramente questo incide sui costi, è innegabile. però d`altro canto qua c`è da dire che esiste anche un maggior controllo sul tema dei costi delle forniture, dei farmaci, ecc... una confezione di paracetamolo costa meno di un euro, in Svizzera non saprei ma di certo un prezzo di dieci o venti volte superiore non è giustificabile, c`è troppo mangia-mangia in Svizzera.

North shore 1 anno fa su tio
ecco...! qua si vedono i veri interessi. si vede chi lavora per il popolo che li paga oppure per le lobby che ,evidentemente li pagano di più. e poi hanno il coraggio di farsi intervistare e sostenere che sono dalla parte dell'interesse di tutti? col c..zzo. chi ci crede ancora a questi qua?

MissKirova 1 anno fa su tio
Risposta a North shore
Esatto. Finché ci sono i lobbisti in governo,non cambierà mai nulla.
NOTIZIE PIÙ LETTE