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GINEVRAIl Salone dell'auto di Ginevra non si farà nemmeno nel 2021

29.06.20 - 20:38
Perché la maggioranza degli espositori preferirebbe il 2022, e intanto l'organizzazione rifiuta gli aiuti statali
Keystone
Un operaio al lavoro per smantellare l'edizione 2020, questo febbraio.
Un operaio al lavoro per smantellare l'edizione 2020, questo febbraio.
Il Salone dell'auto di Ginevra non si farà nemmeno nel 2021
Perché la maggioranza degli espositori preferirebbe il 2022, e intanto l'organizzazione rifiuta gli aiuti statali

GINEVRA - Il Salone dell'Auto di Ginevra nel 2021 non si farà. Lo ha deciso la Fondazione organizzatrice, che ha anche decretato di non accettare il prestito dello Stato di Ginevra per attenuare le conseguenze finanziarie della pandemia di coronavirus.

In una nota, il Comitato e il Consiglio di fondazione del Salone dell'Auto indicano di aver «rinunciato ad organizzare una manifestazione nel 2021 per motivi evidenti: in seguito a un sondaggio, la maggioranza degli espositori ha annunciato che non parteciperebbe a un'edizione 2021 e che preferirebbe una prossima edizione nel 2022».

Anche l'appuntamento di quest'anno era saltato, a causa dell'epidemia di Covid-19. Riguardo al 2021, gli organizzatori sottolineano che il settore è confrontato con una grave crisi e gli espositori hanno bisogno di tempo prima di poter investire in un evento simile.

Inoltre, viene messo in risalto nel comunicato, non è neanche certo che la situazione sanitaria permetterà il regolare svolgimento di una manifestazione di queste dimensioni la prossima primavera. La Fondazione ricorda che si parla di oltre 600'00 visitatori e 10'000 giornalisti.

Anche la scelta di declinare il credito è legata alla rinuncia all'edizione 2021. A marzo la Fondazione aveva chiesto al canton Ginevra un sostegno per coprire il buco - stimato in 11 milioni di franchi - causato dall'annullamento del salone 2020 e per preparasi all'anno seguente. All'inizio di giugno il Gran Consiglio ha così sbloccato 16,8 milioni.

Pur ringraziando le autorità, gli organizzatori hanno rifiutato i soldi, in quanto, tenendo conto dei termini stabiliti, non potevano essere una garanzia di stabilità finanziaria a lungo termine. Infatti, la Fondazione avrebbe dovuto rimborsare una prima tranche da 1 milione a partire da giugno 2021 senza aver incassato precedentemente denaro, dato che la manifestazione non si terrà. Per di più, il prestito era subordinato proprio allo svolgimento del salone l'anno prossimo.

Infine, la Fondazione fa sapere di privilegiare la vendita dell'evento alla società Palexpo SA, in modo da trovare una soluzione che permetta l'organizzazione regolare di un salone dell'auto a Ginevra. Altre informazioni dettagliate su tutte le decisioni verranno svelate domani nel corso di una conferenza stampa, in programma nel pomeriggio.

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