Cerca e trova immobili
URI

Falso poliziotto, anziana ci casca e consegna 20mila franchi

Alla 75enne era stato detto che bisognava verificare l'autenticità del suo denaro. Il giorno dopo le hanno chiesto altri 5mila franchi
Depositphotos (HayDmitriy)
Fonte Blick
Falso poliziotto, anziana ci casca e consegna 20mila franchi
Alla 75enne era stato detto che bisognava verificare l'autenticità del suo denaro. Il giorno dopo le hanno chiesto altri 5mila franchi

ALTDORF - Malgrado se ne parli e si sensibilizzi, purtroppo c'è chi ancora chi ci casca. Una 75enne nel Canton Uri è stata vittima della truffa di un falso poliziotto che le è costato ben 20mila franchi in un sol colpo.

Soldi da verificare - La donna, fa sapere la polizia cantonale urana, ha consegnati i soldi in contanti a degli sconosciuti, che si erano fatti passare per agenti. Le avevano detto al telefono che era necessario verificare l'autenticità del suo denaro e lei ci ha creduto.

La seconda richiesta - Il giorno dopo i malviventi si sono rifatti vivi chiedendole un ulteriore trasferimento di 5mila franchi, ma grazie ad una segnalazione alla polizia, questa volta quella vera, il pagamento non è stato effettuato.

Malviventi in azione in Canton Uri - Stando alla polizia, negli ultimi giorni i truffatori sono particolarmente attivi nel Canton Uri. Stanno usando una modalità nota: si spacciano, come successo nel caso dell'anziana, per agenti e dicono, sempre al telefono, che con la carta di credito della vittima sono stati acquistati apparecchi elettronici mai pagati. Dei poliziotti, viene aggiunto, non chiederebbero mai di consegnare oggetti di valore o denaro. In caso di chiamata sospetta, è consigliato interromperla e avvertire le forze dell'ordine.


Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
Naviga su tio.ch senza pubblicità Prova TioABO per 7 giorni.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE