I bambini erano denutriti, venivano picchiati e rinchiusi in cantina, isolati dalla società.
Gli abusi sono cominciati nel 2003 e madre e padre sono stati arrestati nel 2018. A denunciare è stata la sorella minore delle due vittime principali.
ZURIGO - Lunghe pene confermate in seconda istanza per due genitori zurighesi che per anni hanno maltrattato e torturato i figli, li hanno rinchiusi in cantina, picchiati e lasciati senza cibo. Il Tribunale cantonale ha condannato l'uomo a 16 anni e mezzo e la donna a 10 anni e mezzo di reclusione.
In prima istanza il Tribunale distrettuale aveva condannato il padre a 16,5 anni e la madre a 12 anni.
Dei sette figli della coppia, quelli che hanno più sofferto sono stati una figlia e un figlio, aveva sottolineato la procuratrice pubblica durante i due giorni di dibattimento svoltosi lo scorso novembre.
L'elenco delle atrocità addebitate ai due, un kosovaro oggi 51enne e una svizzera 50enne, è lungo e da brividi. Stando alle ricostruzioni, il figlio e la figlia più danneggiati sono stati rinchiusi quasi ogni notte e nei weekend per quattro anni, isolati dal mondo esterno.
All'inizio ciò avveniva nella loro stanza, poi nella cantina non riscaldata, a volte al buio, senza luce. Raramente i bambini erano autorizzati ad andare in bagno. Le percosse erano all'ordine del giorno e ai bambini veniva regolarmente negato il cibo, tanto che il figlio pesava 18,5 chili a 9 anni di età. Oggi maggiorenni, entrambi percepiscono una rendita d'invalidità.
Secondo l'atto d'accusa, gli abusi sono cominciati nel 2003 in una casa a schiera di Zurigo, dove la coppia viveva con i loro sette figli e altri due avuti da precedenti relazioni. Il calvario per i due bambini che hanno subito gli abusi più gravi si è concluso solo nel dicembre 2010, quando sono stati collocati in un'istituzione specializzata. Allora la ragazza aveva 12 anni e il ragazzo 11. Oltre a essere sottopeso, mostravano un comportamento infantile e avevano un vocabolario molto limitato.
Per l'apertura dell'inchiesta penale si è dovuto aspettare fino al 2017, quando la sorella minore delle due principali vittime ha denunciato il padre, accusandolo di abusi a sfondo sessuale. L'uomo e la donna sono stati arrestati e distanza di pochi mesi nel 2018 e da allora si trovano in regime di carcerazione di sicurezza.
Che rabbia👹
15 e 13 anni di torture forse basterebbero
via immediatamente senza processo che poi si devono mantenere e in prigione stanno bene perchè hanno tutto quanto serve per vivere alla grande!!! schifosi!! non meritano di vivere!!!!!
Maledetti…
Giustizia da rifondare. Ne faranno la metà.
9mm
Via dal pan anga quei
un applauso alle persone che hanno deciso gli anni di carcere. Questi qui andavano incarcerati a vita in una prigione piena di africani arrapati.
sono da fucilare