Cerca e trova immobili
ZURIGO

Caso Credit Suisse, i documenti resteranno sotto chiave

I dati sequestrati nel 2019 non potranno essere esaminati
Keystone
Fonte ats
Caso Credit Suisse, i documenti resteranno sotto chiave
I dati sequestrati nel 2019 non potranno essere esaminati
ZURIGO - La procura zurighese, che indaga da tempo nell'ambito del caso dei pedinamenti al Credit Suisse per coercizione e minacce, ha subito una sconfitta: i dati sequestrati durante una perquisizione compiuta nel 2019 nella casa di uno degli espert...

ZURIGO - La procura zurighese, che indaga da tempo nell'ambito del caso dei pedinamenti al Credit Suisse per coercizione e minacce, ha subito una sconfitta: i dati sequestrati durante una perquisizione compiuta nel 2019 nella casa di uno degli esperti della sicurezza coinvolti - che lo stesso giorno si è tolto la vita - non possono essere analizzati.

Il Tribunale per le misure coercitive di Meilen (ZH) ha approvato una richiesta di sigillo da parte di Credit Suisse per cui i dati restano sotto chiave. Il Tribunale ha confermato oggi un'informazione in tal senso del SonntagsBlick. La procura accetta la decisione.

Credit Suisse aveva fatto pedinare da detective privati il suo responsabile della gestione patrimoniale Iqbal Khan, poi passato a UBS. Era poi emersa una seconda situazione simile, questa volta ordinata per l'ex capo del personale Peter Goerke. Lo scandalo, venuto in seguito a galla ha portato all'addio del presidente della direzione Tidjane Thiam, così come a quello del direttore operativo (COO) Pierre-Olivier Bouée.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE