Picchiato, bruciato e lasciato moribondo vicino all'auto in fiamme
Il fondatore della società spaziale S3 è stato selvaggiamente aggredito lo scorso 26 agosto. Era minacciato da mesi
PAYERNE - Pascal Jaussi, ingegnere spaziale e fondatore della società Swiss Space Systems (S3), è miracolosamente scampato alla morte dopo la violenta aggressione subita nei boschi della regione di Broye. Come rivelato dall'edizione odierna del quotidiana 24 Heures, il quarantenne è stato infatti picchiato violentemente, "strangolato" e letteralmente bruciato da numerosi aggressori, che lo avevano seguito in auto mentre lasciava la sede della società. In seguito all'aggressione l'uomo, dato per morto, è stato abbandonato a fianco della propria vettura in fiamme nei pressi di Aumont, nel canton Friburgo. Le sue condizioni sono molto gravi, ma la sua vita non è più in pericolo.
Come ha potuto un mite padre di famiglia ritrovarsi in una situazione del genere? Alcuni indizi lasciano pensare che sia la sua attività professionale, lanciata nel 2013, la fonte di tutto, sottolinea il quotidiano vodese. Specializzato nella realizzazione di avanzate componenti tecnologiche impiegate nel lancio di satelliti, il brillante ingegnere ha sviluppato il proprio percorso in un ambito caratterizzato da una concorrenza sfrenata. E la sua marcata volontà di rendere il settore quanto più democratico possibile non l'ha di certo aiutato a farsi molti amici.
Da mesi Jaussi raccontava di aver ricevuto minacce legate a questioni industriali, una situazione di cui sia il suo entourage che la polizia erano stati informati. L'anno scorso infatti la S3 aveva già subito un sabotaggio informatico. Un'escalation intimidatoria che avrebbe ora superato ogni limite, se anche l'aggressione avvenuta lo scorso 26 agosto dovesse confermare i sospetti legami con la sua attività professionale.
La polizia cantonale di Friburgo ha aperto un'indagine per chiarire l'oscura vicenda.



