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SOLETTA

Una festa per la morte del Papa… in un bordello

La locandina di un evento al locale notturno di Freubad ha fatto alquanto discutere: «È irrispettoso».
20Minuten
Fonte 20Minuten
Una festa per la morte del Papa… in un bordello
La locandina di un evento al locale notturno di Freubad ha fatto alquanto discutere: «È irrispettoso».
RECHERSWIL - Mentre in Italia si discuteva se e quali partite del campionato di calcio Serie A posticipare, a Soletta, la morte del Papa è stata percepita (almeno per un caso specifico) in modo diverso.Il bordello di Freubad ha infatti deciso di pub...

RECHERSWIL - Mentre in Italia si discuteva se e quali partite del campionato di calcio Serie A posticipare, a Soletta, la morte del Papa è stata percepita (almeno per un caso specifico) in modo diverso.

Il bordello di Freubad ha infatti deciso di pubblicizzare l’evento andato in scena lo scorso lunedì 21 aprile (a poche ore dalla morte del pontefice) con un volantino dal titolo che ha fatto alquanto discutere: «Festa di addio al Papa Franz».

Una provocazione oppure un gesto di cattivo gusto, fatto sta che la cosa non è andata giù ad alcuni cittadini del comune solettese. «È una vera e propria schifezza, ideare una pubblicità di questo tipo è da malati», ha spiegato, indignato, un lettore a 20Minuten. L’immagine che segue il titolo, finito sul banco degli imputati, ritrae una grafica di Papa Francesco con l’invito: «1x Jacky Cola gratis».

«Un amico mi ha inviato il volantino», continua il lettore. «Trovo sia un gesto irrispettoso e umiliante verso i cattolici e i credenti di tutta la Svizzera».

La politica locale non è però rimasta con le mani in mano. «Lo trovo completamente di cattivo gusto e irriverente», ha spiegato, al quotidiano d’oltralpe, Rémy Wyssmann, consigliere nazionale e presidente della sezione UDC di Soletta.

Non è la prima volta che il locale finisce al centro delle critiche. Già in passato era stato criticato per l’organizzazione di feste durante il periodo pasquale. 20Minuten ha cercato di contattare il gestore per un commento senza successo.

«È al limite. Magari per qualcuno è una pubblicità ironica, ma è un po’ esagerata», ha invece dichiarato il consigliere cantonale Markus Dietschi (PLR).

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