Il caso di una donna con problemi neurologici: non può viaggiare ma ha ricevuto i solleciti per il rinnovo dell'abbonamento dalle Ferrovie.
La Federazione romanda dei consumatori: «In Svizzer le aziende non sono obbligate per legge a inviare un promemoria»
BERNA - Trasporti pubblici, cellulari, palestre, servizi per lo streaming e app di incontri. Sono solo alcuni esempi di abbonamenti che, di solito, si rinnovano automaticamente, con o senza l'invio di un promemoria al diretto interessato.
Il caso riportato dalla RTS - Per i consumatori può essere un potenziale problema. E, a questo proposito, la RTS ha portato l’esempio di quanto accaduto a una signora anziana residente nella Svizzera Romanda. La donna, come riporta la nipote, soffre di problemi neurologici che compromettono in maniera pesante la sua capacità di ricordare. La signora, ovviamente, è quasi impossibilitata a viaggiare e, quindi, a sfruttare il vecchio abbonamento metà prezzo FFS, che si rinnova automaticamente di un anno al termine della durata di validità.
I solleciti nonostante i problemi di salute - E, nonostante i suoi problemi di salute, la donna si è vista recapitare due solleciti dalle ferrovie federali. Contattato il servizio clienti, le FFS «si sono dette rammaricate dell’accaduto», mostrando la propria «disponibilità a rescindere il contratto» in presenza «di un certificato medico» che attesti il problema.
La trappola dei rinnovi automatici - Si tratta di un caso che mostra come, spesso, i cittadini restino intrappolati all’interno dei “rinnovi automatici” anche senza che ne siano a conoscenza. «Una clausola di rinnovo automatico è valida in linea di principio, purché sia chiaramente indicata nel contratto o nelle condizioni generali incorporate nel contratto. Queste condizioni devono essere accessibili ai consumatori», spiega Aurélie Gigon, responsabile dell'ufficio legale della Federazione romanda dei consumatori (FRC).
Il progetto fallito - Purtroppo, come ricorda Gigon, «in Svizzera, a differenza dell'Unione Europea, le aziende non sono obbligate dalla legge a inviare un promemoria prima del rinnovo». La FRC si era battuta a favore di un progetto di legge contro la concorrenza sleale, che mirava a includere l'obbligo di inviare un promemoria prima del rinnovo. «Il progetto è fallito perché avrebbe rappresentato un onere aggiuntivo per le aziende, il che è sorprendente, dato che i solleciti automatici delle fatture sono una pratica comune.