Cerca e trova immobili
GINEVRA

«Perché Berna non vuole introdurre i radar anti-rumore?»

Lo scorno del “senatore” ginevrino Antonio Hodgers che parla di «un attacco al federalismo» e di una delegittimazione dei diritti cantonali
Depositphotos (tonaquatic19)
Fonte Ats
«Perché Berna non vuole introdurre i radar anti-rumore?»
Lo scorno del “senatore” ginevrino Antonio Hodgers che parla di «un attacco al federalismo» e di una delegittimazione dei diritti cantonali
GINEVRA - I ritardi nell'introduzione dei radar anti-rumore sono motivo di delusione per il consigliere di Stato ginevrino Antonio Hodgers. Il fatto che il Consiglio federale abbia frenato sulla questione deve essere «motivato da ragioni politiche»...

GINEVRA - I ritardi nell'introduzione dei radar anti-rumore sono motivo di delusione per il consigliere di Stato ginevrino Antonio Hodgers. Il fatto che il Consiglio federale abbia frenato sulla questione deve essere «motivato da ragioni politiche», afferma in un'intervista diffusa oggi dai giornali del gruppo CH Media.

La collaborazione con l'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) era promettente e tutti i semafori erano verdi, precisa Hodgers. In effetti il governo a metà ottobre aveva parlato di "esito positivo" dopo il progetto pilota condotto proprio a Ginevra per testare i radar in grado di rilevare i veicoli rumorosi.

Tuttavia, l'esecutivo aveva aggiunto come vi fossero alcune problematiche a livello giuridico da approfondire prima di proseguire. Hodgers definisce tale rallentamento un «attacco al federalismo», che priva i cantoni dei mezzi necessari.

Altri Paesi, come la Francia, puntano già su apparecchi simili, fa notare il politico: «Interverremo sicuramente con la Confederazione e cercheremo il dialogo con il ministro dell'ambiente Albert Rösti». Una piccola minoranza degli utenti della strada è responsabile del frastuono eccessivo, ha inoltre sottolineato il consigliere di Stato.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE