Cerca e trova immobili
SVIZZERA

Mpox, Berna non cederà i vaccini all'estero

L'Ufficio federale della sanità pubblica ritiene che il rischio di contagio in Svizzera sia molto basso
keystone-sda.ch / STR (Moses Sawasawa)
Fonte ats
Mpox, Berna non cederà i vaccini all'estero
L'Ufficio federale della sanità pubblica ritiene che il rischio di contagio in Svizzera sia molto basso
BERNA - La Svizzera non prevede per il momento di fornire vaccini ai Paesi colpiti dal vaiolo delle scimmie (Mpox). Lo ha affermato oggi l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) a Keystone-ATS.La Svizzera ha acquistato 40'000 dosi di vaccino ...

BERNA - La Svizzera non prevede per il momento di fornire vaccini ai Paesi colpiti dal vaiolo delle scimmie (Mpox). Lo ha affermato oggi l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) a Keystone-ATS.

La Svizzera ha acquistato 40'000 dosi di vaccino che sono state distribuite ai cantoni. Finora ne sono state somministrate 13'000, indica l'UFSP.

L'UFSP ritiene che il rischio di contagio in Svizzera sia molto basso e che la maggior parte delle persone a rischio siano già state vaccinate.

Ieri l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha chiesto ai paesi che dispongono di scorte di vaccini di distribuirli ai quelli colpiti dall'epidemia. Inoltre, i produttori sono invitati ad aumentare la produzione.

La malattia può essere trasmessa dagli animali, ma anche da uomo a uomo in caso di contatto ravvicinato, ad esempio durante rapporti sessuali. I sintomi comprendono pustole simili al vaiolo sulla pelle, febbre e dolori agli arti.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE