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SVIZZERAPro Svizzera consegna le firme contro il «trattato-diktat» dell'OMS

26.04.24 - 15:02
L'associazione si oppone a un testo che «metterebbe in pericolo la sovranità svizzera» e chiede venga sottoposto al Parlamento.
Depositphotos (pressmaster)
Fonte ats
Pro Svizzera consegna le firme contro il «trattato-diktat» dell'OMS
L'associazione si oppone a un testo che «metterebbe in pericolo la sovranità svizzera» e chiede venga sottoposto al Parlamento.

BERNA - L'associazione Pro Svizzera ha consegnato oggi ai servizi parlamentari una petizione munita di 37'637 sottoscrizioni denominata "Trattato OMS sulle pandemie - no grazie". I firmatari chiedono che l'accordo dell'OMS sulle pandemie venga sottoposto al Parlamento e non venga firmato. Sulla tematica anche HelvEthica Ticino aveva presentato un'interpellanza al Consiglio di Stato.

In una nota, Pro Svizzera afferma che la Svizzera sta negoziando dal 2021 con gli altri Stati membri dell'OMS l'adeguamento delle norme sanitarie internazionali e un nuovo trattato sulle pandemie. Secondo l'associazione questo nuovo accordo "mira a stabilire regole vincolanti per le pandemie, che prevalgano sulle leggi nazionali". Insomma, per Pro Svizzera l'accordo avrebbe de facto «carattere di legge per la Svizzera».

Il problema, stando all'associazione, è che il previsto accordo sulle pandemie contiene numerosi elementi critici, come «l'obbligo per gli Stati firmatari di influenzare la comunicazione pubblica, invalidare le voci critiche e combattere le informazioni false o fuorvianti o la disinformazione». Le opinioni critiche sono tuttavia importanti in una democrazia, sostiene il consigliere nazionale Franz Grüter (UDC/LU), citato nel comunicato.

Da notare che la posizione di Pro Svizzera rispecchia una recente decisione del Consiglio nazionale: mercoledì di settimana scorsa la Camera del popolo ha adottato - con 116 "sì" e 69 "no" - una mozione UDC (che deve ancora essere sottoposta al Consiglio degli Stati) che domanda al Consiglio federale di sottoporre al Parlamento un eventuale accordo con l'OMS che potrebbe successivamente obbligare la Svizzera ad adottare disposizioni di natura non vincolante (soft law).

Spiegando la posizione del governo, la ministra della sanità Elisabeth Baume-Schneider aveva affermato che i negoziati per questo nuovo accordo sono ancora in corso (la loro conclusione è prevista per maggio). In ogni caso, aveva detto la consigliera federale, in quanto Stato membro sovrano la Svizzera è libera di firmare e ratificare un trattato. Berna deciderà non appena sarà noto il contenuto finale e valuterà se sottoporre l'accordo all'approvazione del Parlamento.

Poiché si tratta di elementi giuridicamente vincolanti, questa possibilità è probabile, aveva aggiunto Baume-Schneider, precisando che su questo dossier il Consiglio federale vuole essere il più trasparente possibile. Per la ministra della sanità, a prescindere dal risultato delle discussioni, il nuovo trattato non avrà tuttavia alcun impatto sulla sovranità della Confederazione in materia di politica sanitaria. Anche i diritti fondamentali saranno garantiti.

Pro Svizzera è un'organizzazione nata nell'ottobre 2022 dall'unione di Azione per una Svizzera indipendente e neutrale (ASNI), No alla strisciante adesione all'Ue e l'Associazione degli imprenditori contro l'adesione all'Ue.

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COMMENTI
 

Emib5 1 sett fa su tio
Domanda: preferite l'opinione di un gruppo di esperti del OMS o quella del dr. canna di turno o, peggio ancora, dei disinformatori seriali della rete?

Onorina 1 sett fa su tio
Risposta a Emib5
Visto che Lei continua con il suo solito ‘’Mantra’’, le rispondo volentieri. Per il nuovo trattato sulle pandemie delI’OMS, le rispondo che noi ‘’definiti da Lei dei cannapai o dei disinformatori seriali della rete ’’ che siamo critici su questo trattato poco chiaro in quanto le raccomandazioni del trattato sono e/o potrebbero essere in realtà (ordini). In Svizzera le misure anti-Covid sono state più moderate che nei paesi vicini ma la domanda è? sarà ancora possibile con questo trattato? Quali svantaggi e/o vantaggi potrebbe avere il Trattato sulla pandemia? Il trattato è stato costruito sul modello della pandemia di Covid-19 perché non vogliono più commettere gli stessi errori dicono loro, ma un simile trattato deve essere realistico rispetto agli scenari futuri. Forse si tratterà ancora di un virus, ma potrebbero esserci anche altri agenti patogeni contro i quali non si potrà sviluppare un vaccino e/o un trattamento nei tempi necessari. Il secondo problema è che la situazione geopolitica ha molta influenza sui negoziati e per il momento, il multilateralismo funziona ben poco. Inoltre, c’è un conflitto latente tra Nord e Sud. I paesi africani sono corteggiati da Russia, Cina e Brasile e questi hanno forti interessi economici propri che di per sé non corrispondono agli interessi dei paesi dell’Africa meridionale, tutto ciò rende difficile la conclusione di un trattato sulle pandemie a livello mondiale. Penso piuttosto che sarebbe un miracolo se vedesse davvero la luce proprio perché è un ideale non realistico anzi potrebbe anche essere pericoloso e portare nuovi conflitti tra i vari paesi e soprattutto spese gigantesche a carico dei popoli. Quindi per rispondere alla sua domanda, preferisco un Dr. Cannapa in quanto ho la libertà di scelta piuttosto che a ‘’esperti dell’OMS’’ come da sua definizione’’ che promettono cose difficilmente realizzabile a livello mondiale. Una cosa certa è che loro sono esperti di finanze questo si e senza l’ombra di dubbio!!

Voilà 1 sett fa su tio
Questa parte dell'accordo, se corrisponde al vero, è inquietante... "influenzare la comunicazione pubblica, invalidare le voci critiche e combattere le informazioni false o fuorvianti".

Voilà 1 sett fa su tio
Risposta a Voilà
Anche se in parte è stato fatto anche da noi, punendo i medici contrari al vaccino.

Onorina 1 sett fa su tio
L’OMS non è più quello che era anni fa e come altre istituzioni aveva bisogno di più soldi. La pandemia non ha risparmiato nessuno soprattutto gli Stati, per tamponare i terribili buchi scavati nelle finanze pubbliche con gli indennizzi legittimamente dovuti a tutti coloro ai quali è stato vietato di lavorare durante la pandemia. E lì capiamo molto bene le esigenze. Attualmente i contributi obbligatori degli Stati membri rappresentano solo il 16% del bilancio. “I contributi volontari rappresentano l’84% del bilancio totale e sono utilizzati per la maggior parte per finanziare programmi molto specifici, mentre i donatori (privati) hanno il pieno controllo su come vengono utilizzati i fondi considerando l’influenza di Bill Gates conosciamo bene i costi e il peso attribuito ai vaccini ma i paesi poveri pero niente. Gli ultimi anni sono serviti come base di riflessione e decisione per i nostri scienziati, della Task Force, per guidare i nostri Consiglieri Federali. Quale è stato la raccomandazione ufficiale allora se non che del remdesivir che poi fu condannata. A questo punto, l’OMS è più utile all’arroganza dei suoi membri e finanziatori che alla salvezza del mondo. La riforma di questa istituzione rende gli stati pero sempre più diffidenti proprio per i vari conflitti d’interessi e i mezzi che utilizzano per esercitare il potere minacciando sempre di più l'indipendenza intellettuale e la libertà dei membri e dei Governi. Noi siamo stati in tanti ad avere firmato e contribuito contro questo trattato pericoloso per il nostro avvenire e siamo orgogliosi di avere depositato 37'637 firme perché non venga firmato.

Onorina 1 sett fa su tio
Risposta a Onorina
Il prossimo passo sarà il famoso Green Pass Globale, un documento per la condivisione dei dati sulla certificazione vaccinale a livello internazione. Nasce da un accordo dell’anno scorso a giugno tra l’OMS e L’UE. Inoltre, lo scambio e la circolazione delle informazioni consentirà la creazione di una banca dati globale al servizio della ricerca scientifica. In poche parole il controllo totale dei cittadini e loro spostamenti e comportamenti. La nostra salute e vita privata nelle mani di pochi che avranno il potere di gestirci a loro piacimento ‘’vive la liberté’’ questo non è più un complotto dei cosiddetti no-vax ma è realtà!!

andrea28 1 sett fa su tio
Durante la pandemia di Covid-19 gli stati hanno affrontato il problema in modo apparentemente differente, ma nella sostanza abbastanza simile. Prima hanno quasi negato il problema, hanno aspettato che fosse troppo tardi e poi hanno chiuso tutto. Certo sarebbe stato difficile convincere la popolazione a stare a casa quando non vi era ancora l'evidenza delle morti. In ogni caso le imposizioni (pass e vaccino) arrivati dopo e più o meno uguali in tutta Europa hanno sortito effetti diversi anzi, nei paesi in cui le restrizioni erano maggiori il numero di morti é stato più grande in proporzione alla popolazione. Probabilmente perché si creava una falsa sensazione di sicurezza. Affidarsi a direttive uguali per tutti dunque potrebbe anche essere dannoso o portare a incomprensioni tra chi le vede di buon occhio e chi non ne vede la necessità.

chivas 1 sett fa su tio
OMS, organizzazione inutile che ora detta gli impegni. Basta con queste persone arroganti.
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